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È stata la sua serata, sulla vittoria della Lazio contro il Rosenborg c’è assolutamente la firma di Filip Djordjevic. Un bomber, una garanzia quando si tratta di segnare. Nel freddo di Trondheim, indossa la numero 9, la maglia degli attaccanti di razza. E il serbo dimostra di esserlo, i suoi due gol ipotecano la qualificazione biancoceleste ai sedicesimi di finale in Europa League: «Potevo fare anche di più, soprattutto nel secondo tempo. In Europa è tutta un’altra storia anche in trasferta. Diamo il massimo e vediamo dove possiamo arrivare». Al nono minuto incorna di testa su calcio d’angolo di Kishna, poi alla mezzora fa il bis e gonfia ancora la rete grazie al pallone servito da Onazi: «Dopo due sconfitte consecutive non era facile entrare subito in partita, ma stavolta abbiamo fatto tutto bene e meritiamo questi tre punti che danno fiducia alla squadra – ha spiegato l’attaccante biancoceleste dopo la vittoria – Abbiamo cambiato qualcosa, si è visto che funzionava tutto a meraviglia. Ora dobbiamo continuare così».

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E’ stata la sua serata, anche perché la doppietta personale rifilata al Rosenborg vale molto di più. Al suo esordio in Europa League assoluto e con la Lazio, oltretutto da titolare, ha siglato i suoi primi gol della carriera in una competizione internazionale. Aveva già partecipato a tornei Uefa, quando vestiva la maglia della Stella Rossa: con la squadra serba ha disputato l’allora Coppa Uefa (tre presenze) e giocato tre match di qualificazione alla Champions League. Mai però gli era riuscito di gonfiare la rete. Il serbo può vantare anche un altro record, è il primo giocatore biancoceleste a segnare una doppietta all’esordio in Europa League. E dire che la sua stagione è appena iniziata, dopo mesi difficili trascorsi in infermeria, eppure il serbo ha già dimostrare di essere un bomber nel DNA: in sole sette presenze ha già messo a segno quattro gol, equamente divisi tra campionato ed Europa League, con una media di 0,5 reti a partita.

Adesso c’è il derby e Djordjevic scalda i motori: «Ora abbiamo più fiducia e possiamo preparlo con il morale alto. È la partita più importante per i tifosi». E poi chiude con un tweet: «Grande vittoria che ci carica per il derby. E domenica il 2 è d’obbligo». L’entusiasmo serpeggia, suona la carica anche Kishna in vista della sfida contro la Roma: «Combatteremo per vincerla». Gli fa eco Radu: «Questa vittoria e il bel gioco ci danno speranza di ottenere un buon risultato nel derby. Siamo molto carichi, come sempre. Ma vogliamo anche il primo posto nel girone di Europa League». A proposito di girone, è infernale quello che spedisce Keita negli spogliatoi col rosso diretto. Un’ingenuità la manata a Helland, a reagire alla provocazione dell’avversario e a lasciare in dieci la Lazio. La vittoria cancella in parte l’errore ma macchia la prestazione dello spagnolo. Che, di ritorno dopo l’infortunio, era entrato perfettamente in partita e aveva sfiorato anche il gol: «Vorrei scusarmi con la squadra per l’ingenuità dell’espulsione», fa mea culpa l’ex Barcellona con un tweet.

Fonte : Il Tempo

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