«Questo derby conta tanto. Può essere la svolta per la Lazio». Stefano Pioli lo sa, stravolge la massima di Zdenek Zeman, quella contro la Roma non sarà mai una partita come tutte le altre. Ripete a memoria i tre motivi che obbligano alla vittoria, mentre vive con apparente calma la vigilia della stracittadina.
Motivo numero uno, comincia il tecnico biancoceleste, vincere per scalare la classifica. Il successo con il Rosenborg avrà anche ipotecato la qualificazione ai sedicesimi di Europa League, ma le ultime due sconfitte in campionato contro Atalanta e Milan hanno fatto perdere terreno: «Non siamo soddisfatti della nostra classifica, ma siamo pronti per diventare grandi. E se lo vogliamo fare veramente, questi sono gli appuntamenti che non possiamo sbagliare».
Motivo numero due, continua l’emiliano, la scorsa stagione sulla panchina biancoceleste ha lasciato un forte rimpianto.Potrebbe interessarti
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C’è un ultimo motivo, ricorda il tecnico biancoceleste, vincere per i tifosi laziali che non saranno all’Olimpico per il derby. Nessun dietrofront per la protesta contro il prefetto Gabrielli, le curve saranno vuote: «È una situazione che va risolta e per farlo basterebbe lasciare a casa quelli che non sono tifosi. È un peccato perché una partita così merita una cornice diversa, è un dispiacere e non fa bene a nessuno – continua Pioli – Ma non credo che influirà sulla partita in campo, l’importanza del derby si percepisce lo stesso». Poi un calcio alle statistiche e alla cabala. I precedenti col fischietto di Tagliavento non lo spaventano affatto: «So che in passato ci sono state polemiche, ma lo ritengo uno dei migliori e farà bene». Ma chi deciderà Roma-Lazio? «Chiunque può essere l’uomo derby, l’importante è che sia un giocatore della Lazio».
Fonte : Il Tempo
