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Causio: “La Lazio ora è una squadra che può vincere o perdere contro chiunque”

Colonna della Juventus e della Nazionale italiana negli anni settanta e ottanta, Franco Causio è un’icona del calcio italiano. Chi meglio di lui per avvicinarsi alla sfida che vedrà opposta la Lazio di Pioli ai campioni d’Italia venerdì prossimo? Sugli 88.100 di Elle Radio nella trasmissione “I Laziali Sono Qua“, condotta da Danilo Galdino e Vincenzo Oliva, Causio ha fatto il punto su una sfida importantissima in termini di classifica per entrambe le formazioni.

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Le motivazioni sono quelle che stanno mancando alla Lazio? “Vincere è l’unica cosa che conta, mi spiegava sempre il mio presidente Boniperti,” spiega Causio, “e forse la Lazio e la Juventus hanno pagato la preparazione per la Supercoppa in Cina. Sono subentrati infortuni, problematiche varie che non stanno permettendo alla squadra di riprendersi. La Lazio ha giocatori importanti come Candreva, Felipe Anderson, ha tutto per superare il momento difficile. Ma per fare ciò dovrà recuperare gli infortunati e ritrovare la forma fisica migliore.

La Juventus potrebbe rientrare nel giro scudetto? “Davanti stanno rallentando, i punti di distacco dalla vetta sono solo sette e tutto è possibile per una squadra dalla mentalità vincente come quella bianconera. E’ anche vero che al momento l’obiettivo indispensabile è piazzarsi tra i primi tre posti e continuare a giocare in Champions, per cui la scalata della Juve deve proseguire a passi costanti. Il rinnovamento è stato grande ma i giocatori che sono andati via sono partiti per loro volontà. Riassestata la squadra i bianconeri stanno ritrovando i risultati. Allegri sta gestendo al meglio una situazione difficile. Lo ha fatto l’anno scorso riportando ai massimi livelli una squadra che poteva essere sazia dopo i successi della gestione Conte ed ora sta gestendo al meglio il rinnovamento, anche grazie ai leader della squadra che lo stanno seguendo al meglio.

In Europa Lazio e Juventus potranno essere protagoniste nei rispettivi impegni? Secondo Causio: “Penso dì sì perché la qualità c’è. Non vivo lo spogliatoio della Lazio per capire quali sono le dinamiche del momento, ma la squadra è quella che ha fatto bene l’anno scorso. Nella Juventus gli innesti di Alex Sandro, Dybala e Mandzukic potranno portare i loro frutti anche in Champions. Quella bianconera è una maglia che pesa, ci vuole tempo per metabolizzarla.

Su venerdì: “Spero di vedere una bella partita. La Juventus in questo momento è favorita ma la Lazio è capace di vincere o perdere contro chiunque. La Juve sta ritrovando forza fisica e cinismo, la vittoria di Palermo ha dimostrato che la squadra può tornare ai livelli dell’anno scorso. Al momento la realtà del campionato mi sembra mediocre, ma tatticamente ci sono squadre molto organizzate. L’Inter secondo me può arrivare fino in fondo, anche la Juventus può risalire. Ad altre squadre manca la personalità, lo si vede quando subiscono tracolli in Europa che mettono in evidenza fragilità che nella realtà del nostro campionato possono essere mascherate. Sono rimasti pochi i campioni veri in circolazione: tra di loro vorrei ricordare Totò Di Natale, forse alla sua ultima stagione: non oso pensare a quanti gol avrebbe realizzato se quattro anni fa non avesse rifiutato la Juventus per diventare un simbolo di Udine qual è.

Infine un pensiero sul Maestro, del quale oggi ricorrono i 39 anni dalla scomparsa: “Tommaso Maestrelli è stato una figura unica che ho avuto il piacere di conoscere di persona, così come altri miti della Lazio del ’74 come Giorgione Chinaglia e Luciano Re Cecconi, con cui ho fatto anche il militare insieme. Oltre ad essere un grandissimo tecnico era un vero papà per i giocatori, che sapeva gestire come una famiglia una squadra che spesso viveva qualche tensione di troppo.

Fabio Belli


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