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Da Escobar a Peralta: il tragico rapporto tra calcio e pistole

L’omicidio di Arnold Peralta, il 26enne centrocampista, capitano della nazionale dell’Honduras che ha trovato la scorsa stanotte nel parcheggio di un centro commerciale, a La Ceiba, chiude simbolicamente e tristemente un anno che si era aperto con l’omicidio di un altro giocatore, il 20enne centrocampista russo Gasan Magomedov, promessa dell’Anzhi, dove ha giocato anche Eto’o, freddato il 4 gennaio da un killer mentre si trovava fermo sulla sua auto, in un villaggio del nord del Caucaso. Due morti misteriose, non due rapine finite male o una tragica casualità, ma due esecuzioni mirate, dietro le quali si avverte nettamente l’ombra della malavita. Niente malavita, almeno non direttamente, invece, alla base di un altro assassinio che scosse il mondo del calcio, quello avvenuto il 2 luglio 1994 a Medellin, quando un balordo – poi arrestato e condannato – uccise a freddo Andres Escobar, 27enne stella del calcio colombiano, protagonista suo malgrado di un errore dal dischetto ai Mondiali di poche settimane prima, costato l’eliminazione della sua Nazionale e la furia popolare dei tifosi contro di lui. Alla vigilia dei Mondiali 2010, la star del calcio paraguaiano, l’attaccante Cabanas, fu colpito alla testa da un proiettile nel bagno di una discoteca di Città del Messico. Si salvò, ma il ricordo di piombo di quella lite per questioni di donne gli è rimasto conficcato in testa. Un anno fa di questi tempi Franco Nieto, 33nne calciatore argentino, è morto, colpito da un mattone alla testa, dopo essere stato aggredito da tifosi avversari al termine di una partita di campionato regionale. Mentre ad agosto, sempre del 2014, a Algeri il 24enne nazionale camerunense Albert Ebossè fu colpito alla testa e ucciso dai sassi lanciati in campo durante una partita del campionato algerino. La madre di tutte le tragiche uccisioni di calciatori è senza dubbio, per i tifosi italiani, quella di Luciano Re Cecconi: uno scherzo trasformato in tragedia il 18 gennaio del 1977, il colpo di pistola sparato dal gioielliere al quale il centrocampista della Lazio aveva finto una rapina.

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Fonte: ANSA

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