venerdì, Marzo 15, 2024

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LA CRONACA – Saint Etienne-Lazio 1-1, botta e risposta Matri-Eysseric

Lazio qualificata ai sedicesimi di finale di Europa League, Lazio prima. Tutto molto bello ma si sapeva già. Quel che non si sapeva è che Lazio sarebbe stata sul campo dei francesi, dopo la sconfitta in campionato che ha aperto la crisi per Pioli e la sua squadra. Ne è uscita fuori una partita senza infamia e senza lode, con una Lazio buona fino al gol del vantaggio, ma poi punita dai soliti errori. E se chiudere il girone in testa e imbattuta è senz’altro positivo, da chi dovrebbe trascinare la squadra fuori dal guado non sono arrivate le risposte attese. Contro la Samp sarà un’altra storia, l’Europa non ha portato sul piano del gioco il conforto sperato.

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FORMAZIONI – A metà fra turn over e scelte obbligate, Pioli opta per il 4-4-2 e lancia per la prima volta dal primo minuto la stella della Primavera della scorsa stagione, Chris Oikonomidis. In attacco coppia Djordjevic-Matri, una sorta di investitura per Klose in vista della Samp. In difesa Konko (da capitano) a sinistra con Basta chiamato agli straordinari. Mauricio sarà squalificato in campionato e viene schierato al centro della difesa al fianco di Hoedt.

PIU’ LAZIO – Il primo quarto d’ora scivola via sostanzialmente in tranquillità, la partita non ha obiettivi di classifica e si vede. Manca il guizzo giusto, prova a trovarlo Matri su imbeccata di Parolo (molto simile a quella che mandò in gol Candreva contro il Dnipro), ma la potente conclusione dell’attaccante si spegne sull’esterno della rete. Al 23′ il Saint Etienne perde Karamoko in difesa per infortunio. Il sostituto Sall è provvidenziale poco dopo su una botta quasi a colpo sicuro di Felipe Anderson. La Lazio gioca costantemente nella metà campo dei francesi: manca un pizzico di concretezza, ma la manovra biancoceleste appare vivace.

PERICOLO HOEDT – E’ in difesa che la squadra di Pioli evidenzia le solite lacune. Hoedt si era fatto ammonire dopo pochi minuti e alla mezz’ora rischia grosso con un fallo su Bahebeck che il direttore di gara non sanziona con il cartellino. Né maggiore sicurezza sembra in grado di fornire Mauricio, che finisce anche lui, per l’ennesima volta, sul taccuino dei cattivi. Nel finale, un errato disimpegno di Hoedt costringe Berisha all’uscita acrobatica. Corgnet cerca il pallonetto a porta sguarnita, ma l’olandese è almeno bravo a recuperare la posizione e a salvare di testa. Si chiude un primo tempo non memorabile se non per il caldo tifo dei francesi, 32.000 presenze per una partita senza suspance per la classifica.

OIKONOMIDIS C’E’, MATRI LA SBLOCCA – In apertura di ripresa, dopo un primo tempo sostanzialmente anonimo, bella iniziativa sulla sinistra di Oikonomidis che serve un pallone d’oro per Matri, che non riesce a trovare il tocco vincente a tu per tu con Moulin. E’ comunque il preludio al gol del vantaggio del “Mitra”. Al 7′ bella percussione di Konko, ne nasce un rimpallo al limite dell’area sul quale l’attaccante si avventa e in pallonetto supera Moulin, accompagnando la palla in rete. Il Saint Etienne accusa il colpo e rischia di capitolare definitivamente poco dopo. Stavolta è Felipe Anderson a sfondare sulla destra, ma sul suo cross teso Djordjevic, tutto solo davanti al portiere avversario, svirgola clamorosamente senza trovare il raddoppio.

ANDERSON SPRECA – Il Saint Etienne è costretto a fare i conti anche con l’infortunio di Diomande. Entra l’appena diciottenne Pinheiro, ma al 18′ i francesi hanno la migliore occasione della loro partita con Corgnet, sicuramente il più attivo dei suoi sul fronte offensivo, ma l’intervento di Berisha sulla sua conclusione ravvicinata è strepitoso. C’è un pizzico di nervosismo con Cataldi che rischia qualcosa dopo essere ammonito. E’ proprio Cataldi però a servire un pallone d’oro al neo entrato Morrison, ma l’inglese sbaglia il controllo sul più bello. Al 32′ però Felipe Anderson (che già aveva peccato d’egoismo precedentemente) perde l’ennesimo pallone di una partita molto negativa. Ne approfitta Eysseric, con una traiettoria a girare che spiazza, nonostante il tiro parta dalla lunga distanza, Berisha.

NON E’ ANCORA LAZIO – I biancocelesti chiudono la partita in difesa. Forse manca la voglia di mettere il fuoco in una partita che non ha nulla da dire in termini di sostanza. Ma è la forma a preoccupare: il Saint Etienne spreca la palla match con Maupay che restituisce il favore a Djordjevic sbagliando da due passi su bella iniziativa di Bahebeck, poi niente più. Dopo un punto nelle ultime sei partite di campionato, alla Lazio si chiedeva un altro tipo di prestazione. E i titolari impiegati, su tutti Felipe Anderson, hanno prodotto una prestazione quasi da mani nei capelli. E’ piaciuta la voglia di alcuni elementi (Oikonomidis, Matri, Cataldi) ma in generale Lazio-Samp appare più che mai come un’incognita all’orizzonte.

Fabio Belli 

IL TABELLINO

SAINT ETIENNE – LAZIO 1-1

Marcatori: 52′ Matri (L), 76′ Eysseric (S)

SAINT-ÉTIENNE (4-2-3-1): Moulin; Brison, Karamoko (27′ Bayal Sall), Pogba, Polomat; Clement, Diomande (57′ Pinheiro); Bahebeck, Corgnet (64′ Bamba), Eysseric; Maupay. A disp. Ruffier, Malcuit, Suljic, Saint-Louis. All. Christophe Galtier

LAZIO (4-4-2): Berisha; Basta, Mauricio, Hoedt, Konko; Felipe Anderson, Cataldi, Parolo, Oikonomidis (84′ Candreva); Matri (74′ Morrison), Djordjevic. A disp. Guerrieri, Klose, Gentiletti, Biglia, Murgia. All. Stefano Pioli

Arbitro: Blom (NED) .

Ass.: Langkamp- Boonman. IV: van Dongen. Add.: Higler-Jansse

NOTE: Ammoniti: 5′ Hoedt (L), 33′ Mauricio (L), 42′ Brison (S), 73′ Cataldi (L). Recupero: 1′ pt, 3′ st

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