Piange come un bambino, Lucas Biglia, le sue lacrime sono la fotografia di questa Lazio. Lacrime di consapevolezza che l’inferno è qui e ora, calcisticamente parlando, perché l’ennesima sconfitta con la Juventus manda i biancocelesti tutti giù per terra.
Un solo punto in sei partite, seconda sconfitta consecutiva, l’ultima vittoria in serie A è datata 25 ottobre contro il Torino.Potrebbe interessarti
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Lancia un appello il numero uno biancoceleste ai laziali stanchi. I cori di scherno verso i propri giocatori, quegli olè nel secondo tempo non appena toccavano palla, fanno male alla fiducia della squadra. Quelli contro Lotito invece non fanno scalpore, più il gesto del presidente immortalato mentre manda a quel paese la tifoseria biancoceleste: «Il momento è delicato, sono venute meno le certezze ed è difficile ritrovarle visto che la vittoria manca da troppo – continua la disamina Marchetti – Con un pizzico di fortuna nelle ultime partite avremmo conquistato qualche punto in più. Siamo rammaricati perché a ogni minima occasione degli avversari prendiamo gol». Ma il portiere è convinto che da questa crisi senza fine la Lazio possa venirne fuori: «È un momento difficile ma abbiamo le qualità tecniche e morali per uscirne. Parlano i numeri, siamo consapevoli del periodo che stiamo attraversando e sappiamo che quello che stiamo facendo non basta». Senza trovare un capro espiatorio, per ritrovare la squadra della scorsa stagione: «Sapevamo che riconfermarsi sarebbe stato difficile, solo con il lavoro e l’unità di intenti possiamo uscire da questo momento – conclude il portiere – Quando una squadra vive una crisi così bisogna dividersi le colpe, c’è solo da pedalare e dare una svolta».
Fonte : Il Tempo


