Largo ai giovani e a chi ha trovato meno spazio in stagione, la Lazio affronta il Saint-Etienne senza troppi patemi d’animo. Almeno in Europa League si può sorridere, i biancocelesti hanno già la certezza della qualificazione ai sedicesimi di finale e il primo posto nel girone G assicurato. In Francia è una passeggiata, la vera partita chiave sarà contro la Sampdoria lunedì in campionato. Per questo Pioli domani sera conferma il 4-4-2 e si lascia andare a qualche esperimento. In porta c’è il portiere di coppa Berisha, in difesa Basta e Konko sulle fasce, Hoedt e Mauricio (squalificato in serie A) al centro. Si rivede Cataldi dopo quattro panchine consecutive, il centrocampista ex Primavera affiancherà Parolo in mediana, mentre sulle corsie esterne agiranno Felipe Anderson e il giovane Oikonomidis: il classe ’95 è pronto al suo debutto assoluto con la Lazio in prima squadra. Doppia punta per un attacco poco efficace, il compito di far gol è affidato a Matri e Djordjevic. Out gli infortunati de Vrij, Lulic, Onazi, Kishna e Mauri ma anche gli squalificati Keita, Radu e Milinkovic-Savic. Pioli sa di essere in bilico, ma non è certo la sfida con il Saint-Etienne a essere decisiva per la sua panchina. Davanti a sé ha piuttosto altre tre partite fondamentali: Sampdoria, Udinese negli ottavi di Tim Cup e Inter prima della sosta natalizia.
In 270 minuti il tecnico segnerà il suo destino: «La società crede che io sia l’allenatore giusto per questa squadra e lo credo anche io.Potrebbe interessarti
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Fonte : Il Tempo


