domenica, Maggio 5, 2024

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LA CRONACA – Ad Udine regna il grande sonno. Uno 0-0 che sa di sconfitta e Bisevac fa crack

Vorrei 6 vittorie consecutive invece che 6 risultati positivi”, così ha esordito in conferenza stampa mister Pioli sabato pomeriggio in quel di Formello. Una frase forte, grintosa per affrontare la difficile trasferta di Udine. E invece la Lazio ha dormito rimediando un inutile 0-0.

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Pioli ancora una volta ha deciso di mandare in campo dal primo minuto il suo pupillo Djordjevic, nonostante le ultime pessime prestazioni. In difesa l’inedita coppia centrale Bisevac – Hoedt e Konko sull’out di sinistra. Di contro Colantuono con il suo 5-3-2 con il tandem pesante in avanti composto da Zapata – Thereau

Primo tempo: E’ l’Udinese a prendere il pallino del gioco. I friulani sono più propositivi e mantengono senza grosse difficoltà il possesso del pallone. Nonostante ciò non creano particolari apprensioni a Berisha che vede i tiri dei bianconeri che si spengono in curva. L’Udinese ci prova con Badu e Kuzmanovic (a cui annullano un gol per un nettissimo fuorigioco). La Lazio non pervenuta fino al 35esimo se non per l’infortunio di Bisevac dopo soli 6 minuti. Dentro Mauricio.

Espulsione Danilo: L’evento chiave dei primi 45 minuti è l’espulsione del difensore Danilo per doppia ammonizione. Primo giallo per uno scambio di scorrettezze con Djordjevic, secondo giallo e doccia anticipata per entrataccia sulla caviglia di Djordjevic, che al 38esimo aveva clamorosamente fallito il tap in vincente a pochi centimetri dalla porta, svirgolando malamente. Djordjevic infortunato e dentro Matri. Sul finale del primo tempo Konko sfiora il vantaggio con un bel destro ma che va alto sulla traversa.

Secondo tempo: La Lazio spinge dall’inizio e si rende subito pericolosa con Parolo e Matri che sembra essere più propositivo di Djordjevic. I biancocelesti però non trovano mai il guizzo vincente. Fraseggio troppo lento e prevedibile che permette all’Udinese di controllare senza affanni. I più pericolosi sono Cataldi e Konko, quest’ultimo si divora il vantaggio all’82esimo con un colpo di testa.

Espulsione Matri: l’attaccante biancoceleste perde le staffe all’85esimo e manda letteralmente a quel paese l’arbitro che lo sanziona con il rosso. Non succede più nulla se non che Berisha chiude puntualmente su Thereau.

Ennesimo salto di qualità fallito da questa squadra che non riesce mai ad avere delle trame offensive pericolose. E mercoledì arriverà il Napoli di Higuain…

Marco Corsini

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