Qualche giorno fa l’avevamo visto in un casa di riposo alla periferia di Roma (leggi qui), oggi invece Papa Francesco ha visitato la sinagoga di Roma.Potrebbe interessarti
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Un evento storico che non accadeva da 6 anni. Prima di entrare in Sinagoga, Papa Bergoglio ha portato dei fiori sulla lapide che ricorda la deportazione degli ebrei romani nel 1943 e sull’effige dedicata a Stefano Gai Taché, il bambino ucciso nell’attentato terroristico del 1982. Sulla scalinata dell’ingresso alla Sinagoga, il Pontefice è stato accolto da Riccardo Di Segni, rabbino capo di Roma. Insieme sono entrati nel luogo sacro accompagnati dagli applausi dei presenti. Queste le parti chiave del discorso di Papa riportate dal sito ansa.it: “Voi siete i nostri fratelli e le nostre sorelle maggiori nella fede” – ha detto Francesco rivolgendosi alla comunità ebraica -. Tutti quanti apparteniamo ad un’unica famiglia, la famiglia di Dio, il quale ci accompagna e ci protegge come suo popolo. Il 16 ottobre 1943, oltre mille uomini, donne e bambini della comunità ebraica di Roma furono deportati ad Auschwitz. Oggi desidero ricordarli col cuore, in modo particolare: le loro sofferenze, le loro angosce, le loro lacrime non devono mai essere dimenticate. E il passato ci deve servire da lezione per il presente e per il futuro”.
Fabrizio Piepoli

