Nella storica cornice da brividi di uno Stadio Wembley completamente sold out, si è disputata oggi la finale della Capital One Cup, giunta alla sua 56esima edizione. Un’edizione che si è disputata tra Liverpool e Manchester City, tra i reds di Jürgen Klopp ed i citizens di Manuel Pellegrini.
LA PARTITA – Una gara priva di tatticismi, molto intensa e con una predominanza del Manchester City, soprattutto nel numero di occasioni capitate nei 90 minuti regolamentari. I Citizens sono andati in vantaggio all’inizio del secondo tempo con Fernandinho, che, ben imbeccato da Aguero, ha trafitto con un tiro velenoso un non impeccabile Mignolet. Il portiere è riuscito però a riscattarsi, risultando decisivo nel tenere a galla i suoi con una grande parata su El Kun nel corso del secondo tempo. Le parate di Mignolet, insieme agli errori dell’ex Sterling, di cui si contano almeno due occasioni sprecate, hanno lasciato il risultato in bilico sull’ 1-0, fino al pareggio di Coutinho al 83esimo veloce a ribattere in rete un tiro di Emre Can terminato sul palo.
SUPPLEMENTARI – Si va all’extra time.
Potrebbe interessarti
Pisacane dopo Lazio-Cagliari: “Coraggio da vendere, ma c’è ancora da raddrizzare il tiro!”
Lazio-Cagliari, Sarri: ‘Costruiamo il futuro, Romagnoli a riposo, ma ora serve di più dalla società!’
Pagelle Lazio-Cagliari: chi vola e chi affonda nella serata biancoceleste!
Maxi stop Romagnoli: ansia tra i tifosi laziali! Qual è il destino del nostro muro difensivo? Ecco le novità.
L’EROE CHE NON TI ASPETTI -La firma ce la mette il protagonista meno atteso: Walter Caballero, portiere 34enne riserva di Hart, che riesce a respingere ben 3 penalty consecutivi dei Reds (Lucas, Coutinho e Lallana), dopo l’errore in apertura per il City di Fernandinho. Il rigore decisivo lo calcia Yaya Toure: conclusione a fil di palo e nulla da fare per Mignolet, nonostante fosse riuscito ad intuire la traiettoria. E’ festa per i Citizens e grande delusione per Klopp e per tutti i tifosi del Liverpool, mentre Pellegrini, che saluterà a fine stagione per lasciare spazio a Guardiola, conclude con un trofeo la sua avventura a Manchester. 
Giulio Piras

