In una lunga intervista alla rivista Sofoot, Matias Almeyda ha ricordato il suo trascorso biancoceleste: “In realtà, tecnicamente, sono stato un giocatore di medio livello, ma ho avuto sempre avuto consapevolezza dei miei mezzi.Potrebbe interessarti
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Almeyda elogia mister Eriksson: “La sua bravura risiedeva nella gestione del gruppo. Eravamo 24 giocatori e tutti erano felici. Ho apprezzato la sua serenità, la pazienza, la capacità di dialogo. La sua metodologia è stata anche innovativa”. Infine sul suo addio: “È stato strano: avevo prolungato il mio contratto, e dopo tre mesi, mi è stato detto che tutto era pronto per la mia cessione al Parma insieme a Sérgio Conceição. Ho lasciato il club in lacrime. Infine, a Parma, mi è stato detto che l’operazione avrebbe generato un sacco di soldi e quindi mi hanno potuto pagare generosamente. Poi ho chiesto uno stipendio sproporzionato pensando che avrebbero rifiutato, e invece hanno acconsentito (ride, ndr)“.

