Greenpeace ha lanciato un allarme tramite un rapporto nominato “Amazzonia sbarrata” in cui denuncia un mega progetto di più di 40 dighe che porterebbe all’allagamento di una grande area della foresta amazzonica, all’inondazione di villaggi e territori sacri per gli indigeni Munduruku e all’evacuazione delle popolazioni locali.
Le principali compagnie energetiche europee, ma non Enel, hanno progettato una gigantesca diga sul fiume Tapajos.Potrebbe interessarti
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A realizzare il progetto sarebbe il consorzio “Grupo de Estudios”, da cui si è ritirata Endesa Brasile, acquisita da Enel. La compagnia italiana ha dichiarato a Greenpeace di aver “comunicato ufficialmente al ministero brasiliano dell’Energia che non è interessata a investire nella regione del Tapajos“.

