GENOVA – La Lazio perde la sfida del Marassi contro la Sampdoria e dice addio alle residue speranze europee. La decide Diakitè dopo le reti nel primo tempo di Djordjevic e Fernando. Per i biancocelesti non pochi rimpianti visto il rigore sbagliato da Candreva sul finire del primo tempo e i tanti errori in fase offensiva.
IL RITORNO AL GOL DI DJORDJEVIC – Il primo pericolo per i biancocelesti arriva dopo un minuto di gioco: Quagliarella crossa sul secondo palo dove Muriel calcia in porta da posizione defilata e Marchetti respinge col piede. Gol sbagliato, gol subito: Candreva si invola sulla fascia destra e crossa al centro dove Djordjevic svetta di testa e realizza lo 0 a 1. Ritorno alla rete per il serbo dopo quasi 7 mesi di astinenza. All’11’ i capitolini sfiorano il raddoppio con un contropiede orchestrato da Konko e rifinito da Keita che entra in area palla al piede ma calcia di poco a lato. La risposta della Samp è nei piedi di Muriel che fa tutto da solo e ci prova dal limite dell’area ma il suo tiro è debole e viene facilmente bloccato dal portiere biancoceleste. Rapido ribaltamento di gioco con Keita che scatta sul filo del fuorigioco e serve al centro Candreva che tutto solo di fronte a Viviano sbaglia il primo controllo e permette a Dodò di recuperare e di murare il suo tiro. Sprecata una chiara azione da gol che avrebbe permesso alla Lazio di incrementare il vantaggio.
LA LAZIO SPRECA, LA SAMP PAREGGIA – Al 19′ solita dormita della difesa capitolina, ne approfitta Fernando che si inserisce in area e punisce Marchetti riportando il punteggio in pareggio.Potrebbe interessarti
LAZIO PUNITA DALL’EX – Il secondo tempo è povero di emozioni. Inzaghi inserisce Felipe Anderson al posto di uno stanco e demotivato Candreva. Al 68′ il solito Keita si invola sulla sinistra e serve al centro Djordjevic che cicca clamorosamente la palla. Un assist invitante sprecato malamente dal numero 9 biancoceleste. Al 78′ il dio del calcio punisce la Lazio rea di aver sprecato tante occasioni e la Samp trova la rete del vantaggio in maniera a dir poca rocambolesca. Sugli sviluppi del calcio di punizione Silvestre colpisce di testa ma si vede negare il gol da un grande intervento di Marchetti, la palla però si alza a campanile e ricade in area dove si avventa Diakitè che col ginocchio spinge la palla in rete. Inutile la seconda parata del portiere capitolino che riesce a respingere la palla quando ha già varcato la linea di porta. Rizzoli assegna la rete con l’ausilio della goal line technology. I padroni di casa gestiscono la partita fino al triplice fischio. Ultimo sussulto degli aquilotti con Biglia che su punizione impensierisce l’ottimo Viviano. Finisce 2 a 1 per i blucerchiati. Lazio sprecona può recriminare solo con se stessa. Unica nota positiva l’ottima condizione di Keita, giocatore su cui si dovrà costruire la Lazio della prossima stagione.
Fabrizio Piepoli

