La prima sezione della Corte d’Appello di Roma nell’ambito del processo sulla morte di Stefano Cucchi ha assolto Claudio Marchiandi, funzionario del Prap (Provveditorato regionale dell’amministrazione penitenziaria), “perché il fatto non sussiste”.
Marchiandi era accusato di falso, favoreggiamento e abuso d’ufficio, per aver falsificato le reali condizioni di Cucchi per consentire il suo ricovero nel Pertini dove, all’interno dell’ospedale, c’è una struttura protetta per i detenuti.Potrebbe interessarti
Isaksen illumina un gioco monotono: la Lazio cresce, ma è lui che spicca davvero!
Biglietti Lazio Women-Napoli: inizia la caccia al posto per tifare contro i partenopei! Scopri come prenotare.
Inter-Lazio: Thuram pronto a sfidare i biancocelesti? Facciamo tremare San Siro!
Attacco biancoceleste in blackout: una serata da cancellare per la Lazio contro un Cagliari senza pietà.
Marchiandi, dopo l’annullamento da parte della Cassazione dell’assoluzione ottenuta in secondo grado, era tornato di nuovo davanti alla Corte d’Appello. Nel gennaio 2011 era stato condannato in primo grado, con rito abbreviato, a due anni di reclusione; pena della quale il procuratore generale aveva chiesto la conferma.
Nel frattempo è ancora in corso la perizia medico legale sul caso nell’ambito dell’inchiesta bis della procura di Roma che vede indagati cinque carabinieri. Il nuovo incidente probatorio, in corso a Bari, deve rivalutare il quadro di lesività sul corpo del giovane al fine di stabilire la sussistenza o meno di un nesso di causalità tra le lesioni subite a seguito del pestaggio e la sua morte.

