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La follia di Gazza (VIDEO)

Oggi 27 maggio il sempre amato e mai dimenticato campione inglese Paul Gazza Gascoigne compie 49 anni. Campione in campo e fuori, durante la sua carriera ha fatto parlare molto di se sia per le sue imprese sul terreno di gioco che per il suo carattere scherzoso, geniale e generoso. Paul amava fare scherzi ai suoi compagni e loro lo ricordano sempre con immenso piacere. Sono tanti gli aneddoti legati alla sua figura. A conferma della sua simpatia e della sua generosità di seguito riportiamo quelli raccontati da alcuni dei suoi compagni e da alcune persone che hanno lavorato al suo fianco.

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Cristiano Bergodi: “Ad acquistarlo fu il presidente Calleri, che era anche il proprietario della Mondialpol. Dal momento del suo arrivo alla Lazio nel 1992 un agente della Mondialpol pedinava Gascoigne giorno e notte ma non riusciva a stargli dietro perchè Gazza sfuggiva sempre. Un giorno d’estate si presentò in ritiro con un guaio al ginocchio, poi si scoprì che se l’era rotto in una rissa in un pub. A Tor di Quinto, dove si trovava la vecchia sede della Lazio, spesso lo raggiungevano i suoi amici con un pulmino: sembrava la famiglia Addams, infatti a Gazza cantavamo sempre il ritornello di quella serie televisiva. Un giorno uno di questi suoi amici era senza capelli e senza ciglia: era stato Gazza che durante la notte lo aveva rasato a zero ovunque”.

Gigi Corino, uno dei suoi bersagli preferiti: “Abitava in una villa all’Olgiata, io invece al Fleming. Un giorno mi chiese di andarlo a prendere per andare assieme all’allenamento. Erano le 14, varcai con la macchina il cancello di casa sua ma luì uscì dalla parte opposta e mi chiuse all’interno. Lui si andò ad allenare mentre io non potei uscire. Restai lì fino alle 20, quando tornò si mise a ridere e mi fece uscire. Vallo a spiegare a Zoff il giorno dopo. Alcune cose capitate nello spogliatoio non sono uscite e non è giusto riportarle. Soprattutto una che non posso proprio raccontare. Posso solo dire che in un’amichevole Gazza aveva mal di pancia e… Però posso confermare di non aver mai conosciuto una persona generosa come lui. Quando tornava dalle partite con la sua nazionale mi riempiva l’auto di regali per mio figlio e di sigarette per me”.

Rino Gattuso: “Era un giocatore straordinario, anche se pazzo. Aveva un carattere molto difficile da gestire dentro uno spogliatoio. Ricordo ancora il primo giorno insieme: eravamo ai Rangers, arrivo all’allenamento e vado a cambiarmi per l’allenamento. Mi avvicino alle mie scarpe e sento uno strano odore. Mi faccio la doccia, torno, mi asciugo e mi vesto. Guardo meglio e alla fine noto che aveva fatto la cacca dentro i miei calzini. Era un pazzo ed amava questi scherzi. Nella squadra scozzese dovevamo rispettare un vero e proprio codice riguardo il vestiario. In un grande magazzino Gascoigne mi comprò quattro-cinque vestiti. Era stato il club a dirgli di farlo. Il denaro mi sarebbe stato detratto in seguito dal mio stipendio. Più tardi chiesi alla squadra quando poter saldare quel debito. La loro risposta fu: ‘Ci ha già pensato Gascoigne‘”.

Mario Pennacchia: “Poco dopo il suo arrivo alla Lazio prendemmo parte alla Coppa delle Capitali. Si giocò anche Lazio-Tottenham, la sua ex squadra. Vincemmo noi e quando Sclosa alzò la coppa Gascoigne gli abbassò i pantaloncini davanti a tutti i fotografi e i giornalisti. Ricordo che al suo primo allenamento a Tor di Quinto scambiò le scarpe di tutti. Quando arrivarono i compagni non ci capivano niente, avevano tutte scarpe di numeri diversi e lui se ne stava in un angolo in disparte a ridere. Ma era anche un ragazzo molto generoso. Un giorno era con Di Vaio, appena diciassettenne, davanti a una vetrina. Marco guardava un telefonino, Gazza gli disse di comprarlo se gli piaceva, ma lui gli fece capire che non se lo poteva permettere. Poco dopo Gazza arrivò al campo e glielo regalò”.

Dino Zoff: Non riesco ad essere triste quando penso a Gazza. Mi faceva rabbia. Era un artista, eravamo molto legati anche se io ero l’allenatore e quindi non potevo tollerare certi suoi atteggiamenti. Non si comportava da professionista, era duro da gestire, nessuno nella mia carriera di allenatore mi ha dato tanto da fare. Faceva di tutto, eppure in campo o in allenamento era sempre il migliore”.

Di seguito un video con alcune delle pazzie di Gascoigne in campo e fuori:

https://www.youtube.com/watch?v=c6hYfzSjmYs&feature=share%5B/youtube

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