A pochi giorni dall’ottavo di finale con la Spagna per parlare dell’incontro di lunedì prossimo in conferenza stampa ha preso la parola Giorgio Chiellini. Il centrale azzurro ha toccato diversi argomenti spaziando su tutto: dall’incontro arduo che aspetta gli uomini di Conte fino all’uscita della Gran Bretagna dall’Europa.
Queste le sue parole su Euro 2016: “La Spagna dal 2008 è la nostra bestia nera, il loro ciclo d’oro è passato per quella vittoria ai rigori nella finale di Kiev ma ci sono stati momenti recenti più belli. In quella partita di Kiev non eravamo in grado di affrontarli, non avevamo recuperato dopo l’incontro con la Germania. Le altre sfide sono state più equilibrate. Mi aspetto una partita equilibrata, dove bisognerà sfruttare al massimo le nostre occasioni, sarà il dettaglio a fare la differenza. Sono due scuole di gioco diverse, è un peccato doverci incontrare così presto ma è una gara che darà molto stimoli”.
Sulla Brexit: “E’ stata una notizia che ci ha lasciato senza parole. Ieri sera eravamo tutti convinti che la Gran Bretagna restasse nell’UE ma purtroppo non è andata così. Credo che seguirà un effetto domino difficile da arginare. Si è lavorato tanto per arrivare a un’unità di intenti e invece… Il risultato del voto è frutto di un malcontento generale che si sente in tutta Europa, ma non deve diventare motivo di separazione. Se ci fosse un referendum qui da noi cosa succederebbe? Non credo che l’Italia rifiuterebbe l’uscita dall’UE perché si voterebbe per un cambiamento. E’ un brutto segnale da parte di una Nazione importante”.
Sul tabellone degli Europei: “A volte è solo questione di fortuna ma già si sapeva che alcuni incroci sarebbero stati più difficoltosi degli altri. Nei quarti però gli ultimi gironi sono stati nettamente penalizzati. Si è voluto inserire molte nazioni in più e questo comporta dei cambiamenti, certo però potevano pensare a qualcosa di meglio: da una parte ci sono le grandi, dall’altra le nuove realtà . Le sorprese saranno tante, non sarà uno dei soliti Europei in cui hanno la meglio facilmente le grandi squadre ma come in Portogallo ci potrebbero essere qualche sorpresa come la Grecia o la Danimarca. Avrei preferito trovarmi dall’altra parte del tabellone ma va bene lo stesso”.
Sulla difesa azzurra: “La difesa è sicuramente un punto di forza della nostra squadra. Sappiamo qual è il nostro compito: dobbiamo fare bene il nostro e trasmettere sicurezza ai compagni a livello di personalità . Ma in tutte le squadre ogni elemento non può far bene se non aiutato dai compagni. Dobbiamo continuare a lavorare sodo giorno per giorno e pensare ad affrontare una gara alla volta senza pensare al futuro. Nessuno si aspettava un’Italia così competitiva, scherzando con alcuni compagni si era detto ‘prenota che il 27 siete a casa’. La Spagna è quasi imbattibile ma se facciamo un’ottima prestazione limitandoli abbiamo la possibilità di ottenere un qualcosa di importante. Possiamo anche sognare ma restando sempre con i piedi per terra e senza perdere di vista la realtà ”.
Sul turnover attuato da Conte: “Speriamo di poter trarre vantaggio dal fatto che in molti hanno riposato. Il nostro è un calcio dispendioso, speriamo di mantenere la condizione fino al termine della manifestazione. Stiamo lavorando sodo, ci siamo riposati per modo di dire”.
Sulle diffide: “Quella con l’Irlanda era una gara che per noi non contava e Bonucci era condizionato. Quella con la Spagna invece è una partita da dentro o fuori quindi non si possono fare calcoli”.
Sulla Spagna: “Ho visto i loro incontri, avrebbe potuto fare 9 punti se non avesse peccato di presunzione contro la Croazia. Nel primo tempo ha fatto una mezz’ora fantastica. La Spagna è una squadra forte, non subiva reti dal 2012. E’ diversa da quella del Mondiale, ha ritrovato la voglia di vincere, ha dei difetti ma non è una squadra allo sbando. Nell’amichevole di marzo mancavano diversi giocatori ma pressappoco le squadre sono quelle. L’unica differenza è che ora hanno un centravanti vero”.
Sull’incontro con l’Irlanda: “Ci avete dato per morti, ora scrivete ‘Ridateci l’Italia’ ma se Insigne segna è ‘grande Italia’, ci vuole più equilibrio. Quelli che sono scesi in campo hanno dato tutto anche se ci sono stati alcuni errori, ma da lì a bocciare le presunte riserve ce ne corre. Non bisogna farsi condizionare dalla rete subita al novantesimo. Siamo stati troppo disfattisti accusando persone che saranno importanti e che hanno dato l’anima in quella gara”.