Sempre titolare nelle prime due uscite della Nazionale all’Europeo, Marco Parolo ha parlato in conferenza stampa da casa azzurri. Per prima cosa, il centrocampista della Lazio ha parlato del paragone con Marco Tardelli: “Per me è un onore e mi riempie d’orgoglio questo paragone. Nella mia carriera ho sempre cercato di prendere esempio da lui. Ognuno deve mettere in campo quello che sa fare. Siamo un mix di talenti tutti con caratteristiche differenti. Eder? Se il suo gol l’avesse fatto Messi o Cristiano Ronaldo sarebbe stato eletto il più bello dell’Europeo. Comunque non è giusto identificare la Nazionale in un giocatore. Dobbiamo andare avanti con l’orgoglio”. La prima cosa che salta all’occhio in questo Europeo è che le big stanno faticando: “Non giocano benissimo e poi si è alzato il livello medio delle altre nazionali, tutte sanno leggere le gare e giocano bene tatticamente. Inoltre sono composte da giocatori che giocano in grandi club. Tuttavia, le grandi stanno comunque ottenendo risultati: Francia e Spagna hanno raccolto 6 punti, mentre la Germania è stata fermata dalla Polonia“. Poi tornando a parlare del gruppo azzurro e sulla sua condizione: “Sto bene, siamo tutti vicini e coinvolti. Si sente la passione per questa maglia. Il mister sente forte anche la gara contro l’Irlanda: vincere aiuta a vincere. Conte già il giorno dopo di Italia Svezia, ha cominciato a martellare sulla gara contro l’Irlanda, ancor prima di sapere il risultato del Belgio. Vogliamo i tre punti: le due vittorie hanno aumentato le nostre consapevolezze. Erano difficili ma le abbiamo affrontato nella maniera giusta”.
Dopo aver parlato della squadra, Parolo parla delle sue caratteristiche e di ciò che gli chiede Conte: “Ho licenza di segnare ma facendo le due fasi non sempre riesco ad arrivare fino all’altra parte.Potrebbe interessarti
Fabrizio Piepoli
