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Sulla delicata e non ancora risolta questione dell’allenatore, l’ex biancoceleste ha commentato: “La scelta del tecnico è fondamentale, molto più di quella dei giocatori, perché è da essa che dipendono le altre scelte. Secondo me al massimo c’è ancora una settimana di tempo, perché andare oltre il 15 giugno comporterebbe delle difficoltà anche logistiche che potrebbe influenzare tutta la stagione. Bisogna fissare le amichevoli e sviluppare il progetto tecnico, tutte problematiche che possono presentarsi e che vanno risolte sul nascere”.
Poi su Cesare Prandelli: “Lo conosco personalmente ed è un ottimo allenatore. Sono arrivato ad allenare a Firenze, come secondo di Mihajlovic, proprio dopo il suo ciclo, sotto il quale giocatori come Frey, Montolivo, Pasqual sono stati portati ai massimi livelli. Dopo essere stato fermo un anno, si presenterebbe con un grande spirito di rivalsa, desideroso di mostrare a tutti di essere rimasto quello di Firenze e della finale dell’Europeo conquistata con la Nazionale nel 2012″. Infine, sulle eventuali cessioni di Biglia e Candreva: “Se dovessi proprio scegliere, rinuncerei all’argentino, che può essere rimpiazzato attraverso più soluzioni, magari anche aumentando l’apporto in fase di interdizione o viceversa. Invece difficilmente si trova un sostituto con la qualità che Candreva porta negli ultimi trenta metri”.


