Caso ricorda Nesta: “Era legatissimo alla Lazio. Era tifoso prima che giocatore”

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Mimmo Caso ha rilasciato un’intervista al Corriere dello Sport dove ha ricordato i tempi trascorsi sulla panchina laziale sottolineando in particolar modo il suo rapporto con Alessandro Nesta, l’indimenticato e sempre amato capitano dei tempi belli dei successi della squadra capitolina.

Caso è stato una guida preziosa per la crescita di Nesta, un rapporto speciale instauratosi tra i due in tre anni di Primavera, durante i quali i giovani biancocelesti vinsero lo scudetto nel 1995 nella finale contro il Perugia: Alessandro ha sempre avuto una grandissima forza di volontà. Mi colpì subito per il suo grado di concentrazione, per la disponibilità, per il desiderio di imparare, per l’applicazione. Si soffermava sempre su quei dettagli che fanno la differenza.

Con Caso in panchina Nesta giocò anche da terzino: «Aveva una struttura muscolare e fisica già formata. Spingeva, copriva, era attento in marcatura. Giocare sulla fascia gli ha permesso di completarsi».

Alessandro, da parte sua, nelle interviste spesso ricorda il suo primo maestro e ciò ovviamente inorgoglisce Caso che ne parla sempre con orgoglio: «In campo aveva la capacità di leggere in anticipo ogni situazione, i movimenti di chi si trovava davanti, gli sviluppi di una partita».

La rete siglata da Nesta nella finale di Coppa Italia contro il Milan sembra la classica ciliegina sulla torta a coronamento di un grande Amore: «Alessandro aveva un legame fortissimo con il club biancoceleste. Era prima tifoso e poi giocatore. E la rete in Coppa Italia, nella sfida decisiva contro il Milan, rappresentò un premio alla sua lazialità, al suo amore per questa squadra».

Mimmo Caso da giocatore fu uno degli eroi della Lazio dei -9. Da tecnico ha avuto il merito di valorizzare diversi talenti non solo Nesta, ma anche Di Vaio, Grandoni, Franceschini, Roma. E inoltre è stato il primo allenatore della Lazio di Lotito. Adesso Caso è fermo in attesa di un’opportunità che lo possa far rientrare nel grande giro: «Ora viaggio, mi aggiorno, vedo tante partite».

Articolo pubblicato da Danilo Tramontana il giorno 17 Luglio 2016 17:40