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SOCIETA’ – 150 euro figli a carico, novità assegno e bonus 2016: chi può richiederlo e come

In arrivo possibili e importanti novità per tutte le famiglie con figli a carico. Secondo il disegno di legge presentato due anni fa e dal maggio scorso in disamina in Aula, è prevista una nuova agevolazione che prevede un bonus di 150 euro per ogni figlio a carico fino ai 18 anni di età.

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Due anni fa cinquanta senatori hanno firmato e presentato un disegno di legge “Delega al Governo per riordinare e potenziare le misure a sostegno dei figli a carico” che, a partire da maggio 2016, è in disamina in Parlamento. Negli ultimi anni in Italia stiamo assistendo ad un crollo demografico che aumenta con il trascorrere del tempo. Per questo motivo il nostro Governo sta cercando delle soluzioni per incentivare le coppie a mettere al mondo bambini. L’obiettivo primario del Governo è quello di aiutare i nuclei familiari con un contributo fisso e cercare così di rilanciare la natalità nel nostro paese. Per questo è stato pensato di andare a sostituire tutte le misure attuali (bonus bebé, ecc.) con un unico bonus disponibile per tutte le famiglie che hanno figli a carico. Verranno mantenute anche le detrazioni per il coniuge a carico, per gli altri familiari e per i minori disabili. Inoltre la proposta di legge potrebbe essere estesa anche a quei nuclei familiari con figli fiscalmente a carico con un’età compresa tra i 19 e i 25 anni. Ma, in questo caso, l’assegno di agevolazione non sarà più di 150 euro al mese ma più basso e scenderebbe a 100 euro fissi mensili.

L’agevolazione di 150 euro di contributo fisso mensile spettano a tutti i nuclei familiari con un reddito ISEE basso fino a 50mila euro. Ma non saranno queste le uniche famiglie a poter richiedere il nuovo bonus previsto dal disegno di legge. Tutti coloro infatti che hanno figli a carico fino a 18 e un reddito ISEE compreso tra i 50mila ed i 70mila euro annui, potranno presentare domanda ed avere così in busta paga la detrazione Irpef per i lavoratori autonomi o in denaro per gli incapienti. In quest’ultimo caso ovviamente l’agevolazione sarà ridotta. Inoltre in Parlamento si sta discutendo anche di creare un’alternativa all’assegno monetario proponendo come sostegno alle famiglie nuovi servizi o voucher.

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