Quella di domani sarà la prima volta in assoluto che l’ex terzino biancoceleste, ora allenatore del Pescara, affronterà da avversario la sua ex squadra.Potrebbe interessarti
pensiero nel secondo giorno più bello della sua vita? Alla Lazio: Vincere questa competizione è una cosa incredibile, però lasciatemi ricordare che è anche merito della Lazio“. Queste parole, rilasciate a caldo subito dopo la vittoria del trofeo, lasciano capire quanto l’uomo sia rimasto legato a questi colori e la gratitudine provata verso un intero tifo che gli è stato sempre vicino. Pensate sia finita qua? Assolutamente No! Dopo la sua breve esperienza al Bayern Monaco lo cercava la Roma, ma lui fu categorico: “No grazie! La maglia della Lazio è una seconda pelle non potrei mai“.
Insomma Massimo Oddo incarnava perfettamente il concetto di attaccamento alla maglia, specie nei derby, di cui è stato sempre protagonista assoluto con reti e grandi partite (vedi la corsa sotto la Nor
d dopo il rigore segnato a Doni). Vedere quel terzino giocare la stracittadina con tanta cattiveria agonistica, ma soprattutto con tanta eleganza ed educazione infiammava un intero popolo. Le immagini delle sue corse sotto la Nord, dopo un rigore segnato o una punizione ma sopratutto quei cross sublimi rimarranno indelebili nella testa di tutti i tifosi. Ora ha intrapreso la carriera da allenatore. La Lazio cercherà di dare un dispiacere al suo Pescara, ma al tempo stesso riabbraccerà il suo vecchio capitano, tanto amato e mai dimenticato e lui riabbraccerà la sua amata Curva Nord. Scenderà qualche lacrima? Sicuramente ma quel sorriso di chi è felice di tornare a casa. Del resto come diceva Long John Chinaglia: “Di Lazio ci si ammala inguaribilmente“.

