Per mantenere vivo il ricordo del mitico Silvio Piola, nel giorno del compleanno del grande campione, la figlia Paola è intervenuta ai microfoni di Radio Incontro Olympia.
Queste le sue prime parole: “Esservi ricordati ancora una volta del mio papà mi rende felice per cui prima di tutto devo dire grazie a tutti, vivo emozioni fortissime. In questi anni ho cercato di non far dimenticare mio padre. Alle cose belle non ci si abitua mai perché ci aiutano giorno per giorno a migliorare in un mondo bellissimo”.
Il ricordo più bello e quello più brutto: “Quelli belli vengono fuori di continuo e sono sempre legati a situazioni di gioco.Potrebbe interessarti
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Totti minaccia Piola: “L’augurio che posso fare a mio papà è quello di conservare questo record. Non facciamo gli ipocriti. Ho stima per Totti e la sua appartenenza è un messaggio importante in un mondo dove te li ritrovi ovunque, però questi gol poi deve farli. Mi vien da dirgli solo ‘Provaci!'”.
Piola oggi: “Lui avrebbe comunque trovato un modo di appassionarsi. Quello che mi dispiace molto, e che mi piacerebbe fare attraverso un centro studi, è aiutare le nuove generazioni. Il calcio come lo stanno proponendo adesso sta un po’ rivisitando le parti peggiori della scuola. Se guardiamo poi alla Serie A e alla Nazionale non arrivano i campioni che alleviamo”.
Piola e la Lazio: “Sono stati nove anni essenziali per la sua formazione. È sbocciato come uomo. Lui ne parlava come un momento di full immersion. Era debitore di quegli anni. Lui non voleva andare a Roma perché ha tenuto sempre come punto di riferimento il Nord e pensava di andare all’Inter. La Lazio e la città invece lo hanno accolto a braccia aperte. Il celeste di quella maglia gli è rimasto nel cuore. Papà negli anni mi ha fatto altre regali. Venire a Roma e sentire la gioia che ha infuso, che emozioni”.

