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Udinese-Lazio, il doppio ex Fiore: “Lazio hai ancora molto da lavorare, ma l’Udinese è alla tua portata”

Dopo Giannichedda, anche un altro doppio ex è intervenuto ai microfoni di Radio Incontro Olympia per parlare della sfida di sabato sera tra le squadre che hanno segnato la loro vita calcistica: Udinese e Lazio. E’ ancora vivo nei ricordi dei tifosi il giorno del loro arrivo alla Lazio: furono (forse) l’ultima coppia di grandi acquisti fatta dal grande Cragnotti addirittura con un anno di anticipo, lasciandoli parcheggiati ad Udine per una stagione. 90 Miliardi di Lire complessivi furono spesi per loro: 50 miliardi per Fiore, 40 per Giannichedda. Magari averli oggi al servizio di Inzaghi. Per tornare al presente ecco e parole di Stefano Fiore sulla sfida di sabato sera:

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Gli infortuni non possono dipendere solo dalla sfortuna. E’ una componente, ma deve esserci anche altro. Esprimere un giudizio da fuori non è facile e neanche rispettoso. Nel caso di Biglia c’è stato sicuramente un errore di valutazione sia da parte del giocatore che da parte dello staff. Sto seguendo come sempre la Lazio, ho l’impressione che ci sia ancora molto da lavorare. In queste prime uscite non mi ha convinto. Certo passare dalla difesa a 4 alla difesa a 3 non è semplice. Ma non credo sia solo questione di modulo. La squadra di Inzaghi non ha gli interpreti adeguati, a mio avviso, per giocare come sta giocando. Simone ci sta provando e fa valutazioni migliori delle nostre dato che vede la squadra tutti i giorni e lavora con i calciatori sul campo. Sulla carta il paragone tra la coppia Immobile/Djordjevic e Lopez/Corradi può starci, ma credo che Immobile sia più prima punta di Lopez. E’ un giocatore che ha fatto e può fare tanti gol. Il gol che ricordo con più piacere? Con la maglia dell’Udinese quello contro il Bari che mi ha permesso di arrivare in Nazionale. Con la Lazio invece ne ho molti, forse il più bello quello a Perugia in rovesciata“.

LA SFIDA DI SABATO SERA – “L’Udinese è una squadra che non lascia molti spazi e si adatta all’avversario. Ci sono giovani interessanti ma ancora alla ricerca del gioco, è senza dubbio una partita abbordabile per la Lazio. Davanti i biancocelesti hanno tutte le armi per fare bene. 

FUTURO – Il mio futuro? Sto facendo i corsi per allenare, inizialmente avevo pensato di fare il DS. Vedremo se avrò le capacità per sedermi su una panchina come Giannichedda. Giuliano lo sento tutti i giorni e lo seguo con frequenza, ha una squadra giovane ma sta facendo bene. E’ proprio come era in campo, premuroso, pignolo e sono sicuro che si farà valere. Spalletti e Mancini sono due tecnici che mi hanno dato molto. Alla Lazio venivo da un anno non molto positivo e Roberto fu bravo a toccare le corde giuste. Mi restituì l’entusiasmo che avevo perso. Spalletti è uno degli allenatori più bravi e preparati.

LA SERIE A –  Per i primi posti non mi aspetto sorprese. La Juventus non ha ancora trovato la quadratura del cerchio ma ha una strutture impressionante. Il Napoli prosegue sul cammino dello scorso anno, in panchina ha una maestro. Fino alla fine insidieranno la Juve. Per il terzo posto se la giocheranno Roma e Inter“.

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