Murgia si racconta: “Essere laziale ti rende più forte. Mi chiamò la Roma ma…”

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Alessandro Murgia è uno degli ex Primavera che è diventato parte integrante della prima squadra. Centrocampista con il fiuto del gol, ha esordito quest’anno in Serie A, segnando anche un gol importante contro il Torino. Lanciato e fatto crescere da Inzaghi, Murgia si è raccontato ai microfoni di Lazio Style Radio.

Mio papà mi ha iscritto tardi in una società di calcio, a circa 8/9 anni; mi divertivo con lui in giardino, era lui il mio allenatore! Poi mi ha portato al Colombo, giocavamo a sette, facevo prevalentemente l’attaccante, poi c’è stata un’evoluzione, sono diventato centrocampista. Ho arretrato la mia posizione nel tempo. All’inizio dovevo andare alla Roma perché il Colombo era affiliato con la squadra giallorossa. Ma mio papà mi ha fatto fare un provino con la Lazio, l’ho passato e ho iniziato la trafila nel settore giovanile fino agli Allievi Nazionali dove ho trovato mister Inzaghi: è stato un anno importante quello vissuto prima dell’approdo nella Primavera, il mio primo confronto oltre i confini regionali. Inzaghi mi ha cresciuto, mi ha saputo gestire sotto il punto di vista fisico, mentale e caratteriale. Cerco di ripagarlo sul campo, noi giovani siamo positivi e stiamo sempre sul pezzo. Nella Lazio c’è un mix di giovani ed esperti, un grande gruppo. Essere laziali è un vantaggio in più: ti dà una forza maggiore per combattere a difesa di questi colori e per questa gente. Sappiamo cosa può darti il popolo biancoceleste“.