Il 2016 sarà certamente ricordato come l’anno dei ‘giovani‘: ragazzi che dai settori giovanili hanno compiuto il grande salto (a volte grandissimo) verso la prima squadra. In casa della Lazio ce ne sono diversi (Cataldi, Murgia, Lombardi, tanto per fare qualche esempio), ma anche le altre squadre non sono da meno. L’ultimo in ordine di tempo è stato Pietro Pellegri, talentuoso attaccante del Genoa, che dopo aver segnato gol a grappoli nelle squadre giovanili, il tecnico rossoblù Ivan Juric ha deciso di gettare nella mischia nel corso della partita contro il Torino, a soli 15 anni e 280 giorni, che hanno permesso al ragazzo di eguagliare il record di precocità nell’esordio del massimo campionato italiano, detenuto da 79 anni a questa parte all’ex centravanti della Roma Amadei .
LA STORIA – Pellegri nasce a Genova il 17 gennaio 2001 e cresce nel quartiere di Pegli, dove ha sede il centro sportivo del Genoa.Potrebbe interessarti
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CARATTERISTICHE – Un metro e 88 centimetri per 78 chilogrammi), abbina una buona tecnica di base al fiuto del goal, oltre ad avere un buon carattere, ricevuto dalle sfide contro i più grandi. Pur ancora molto giovane, può crescere ancora tanto sotto il punto di vista tattico e dovrà lavorare di più proprio sotto questo aspetto per diventare a tutti gli effetti un attaccante da Serie A. “Nel finale ho voluto premiare il Settore giovanile inserendo Pellegri. – ha spiegato Juric dopo averlo fatto debuttare in Prima squadra – Non credo che sia ancora pronto per giocare in Serie A, gli servono ancora due anni almeno per poter giocare a questi livelli, ma crediamo che potrà essere una grande risorsa per questa società“.
FUTURO – Sulle sue tracce ci sono già big italiane ed europee, dalla Juventus, al Milan e alla Roma, passando per le inglesi Chelsea e Manchester United e i francesi del PSG. Nessuna di esse potrà però avvicinarglisi, almeno per il momento: fino al compimento di 16 anni, infatti, Pellegri non potrà firmare alcun contratto, nemmeno con il Genoa, club in cui lavora il padre, dirigente accompagnatore della Primavera, e con il quale il giovane attaccante intende emergere. Quando l’età sarà quella giusta, non sarà facile però, per lui e per la società rossoblù, resistere al corteggiamento delle grandi potenze calcistiche.


