Dopo aver archiviato la vittoria di Marassi, che ha scacciato tutte le delusioni post derby, i biancocelesti hanno iniziato a preparare la sfida di domenica contro la Fiorentina. Per parlare proprio dell’ultima vittoria biancoceleste e di tante altre tematiche, ai microfoni di Radiosei, nella trasmissione “9 Gennaio 1900” è intervenuto l’ex portiere biancoceleste Marco Ballotta.
“Ho giocato diversi derby.Potrebbe interessarti
CAPITOLO PORTIERE – Marchetti è stato messo in discussione: “Tutti sperano sempre di giocare, se capita un’occasione va sfruttata. Strakosha è lì pronto: è giovane ed ancora difficile da giudicare. Quando ha giocato ha fatto bene, ma qualche errore è normale aspettarselo. Bisogna valutare tanti aspetti, anche relativi al carattere e alla gestione della partita. Per il momento proseguirei così fino alla fine del campionato. Ma in estate va presa una decisione. Marchetti è soggetto a infortuni e prestazioni altalenanti. La Lazio ha ambizioni alte: la situazione va valutata bene insieme alle strategie del caso. Se se ne parla da tempo, qualcosa che non va c’è. Il problema rientrerebbe solo se Marchetti dovesse tornare ai livelli di due o tre anni fa. Al momento non dà quella sicurezza che, uno con la sua età e la sua esperienza, dovrebbe dare. Tra un mese o due comunque sarà tutto più chiaro”. In estate è partito Berisha: “Purtroppo uno dei due andava ceduto, è sempre facile parlare dopo. Sono due portieri che si equivalgono, Berisha sta facendo un grandissimo campionato. È stata fatta una scelta”. Poi sulle alternative: “Non ci sono così tanti portieri all’altezza della situazione, perciò bisogna vedere prima in casa propria. Vedo un po’ tutti allo stesso livello. Forse Perin, per motivi caratteriali, ha un qualcosa in più. Tralasciando Donnarumma che difficilmente verrà ceduto”. Battute finali dedicate al mercato di gennaio: “L’unione di intenti fa la differenza, a volte ti rinforzi anche solo vendendo. Conta molto la forza dello spogliatoio. Bisogna stare attenti a toccare determinati equilibri. Chi arriva deve entrare bene nel gruppo. Personalmente non interverrei più di tanto”.

