“Il nostro ricorso verte sulla violazione delle norme di diritto relative al risarcimento del danno – rivela a Lazio Family l’avvocato Gian Michele Gentile – Il dispositivo in sostanza diceva che la Lazio avrebbe avuto sì diritto ad un risarcimento danni per il modo con cui Zarate si era liberato, ma contestualmente affermava una cosa assolutamente non condivisibile.Potrebbe interessarti
Parallelamente al versante sportivo, prosegue quello penale che vede il ds della Lazio, Igli Tare, e il segretario generale, Armando Calveri, accusati di falsa testimonianza: “Siamo assolutamente tranquilli anche su questo versante – spiega ancora l’avvocato del club – il rinvio a giudizio serve a verificare la veridicità delle accuse a carico degli imputati. Una foto o un breve video di tre secondi possono dimostrare che Zarate si allenasse davvero? Noi porteremo i nostri testimoni cercando di comprendere bene quanto sostenuto dalla controparte che ha prodotto le testimonianze di Cavanda e Diakite”.