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Garlini: “Lazio senza cattiveria nel derby: a Genova mi aspetto De Vrij in campo”

Oliviero Garlini, ex attaccante biancoceleste, è intervenuto per commentare il momento attraversato dalla formazione biancoceleste ai microfoni di Lazio Style Radio 89.3 FM.

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Il derby è una partita strana. Bisogna superare la sconfitta ed essere più attenti e concentrati in futuro per non concedere le stesse occasioni regalate alla Roma. Il morale deve restare alto, ci saranno altre partite. Il campionato è ancora lungo, bisogna continuare ad essere consci delle proprie potenzialità.

La Lazio ha perso solo una partita, pesa di più perché è il derby. Se non si fossero commessi certi errori, la sfida sarebbe andata in un altro modo. Ormai è una gara passata e bisogna pensare alla Sampdoria. La squadra blucerchiata giocherà con convinzione e cattiveria. La Lazio deve trovare lo specchio della porta nelle conclusioni, domenica sotto porta c’è stata poca cattiveria e poca precisione.

I due esterni, Felipe Anderson e Keita, devono dare più ritmo e continuità. Wallace doveva buttare la palla lontano, in quelle situazioni non bisogna rischiare nulla. Era stato bravissimo Marchetti a parare il colpo di testa di Dzeko. La Lazio ha peccato di concentrazione.

La squadra biancoceleste si è abbassata troppo. La Roma spingeva centralmente perché l’assenza di Salah si faceva sentire. Non c’era un giocatore forte nell’uno contro uno. Ci sono stati degli errori grossolani, e non bisogna più commetterli altrimenti si rischia di perdere anche altre partite. La Lazio, all’inizio era attenta e ha creato qualcosa con Immobile. Nel secondo tempo la squadra è calata di concentrazione e i giallorossi sono saliti in cattedra. Il gol fatto da Nainggolan? Il belga non può inserirsi così centralmente, qualcuno doveva contrastarlo. Gli uomini di Inzaghi devono essere più cattivi altrimenti è dura ribaltare situazioni simili.

Nessuno va in campo per perdere, era una gara sentita da entrambe le squadre. Sicuramente è mancato qualcosa alla Lazio perché gli uomini di Spalletti hanno concesso molto. Nel primo tempo i biancocelesti hanno cercato il gol, ma dopo la prima rete c’è stato un crollo mentale. Non c’è stata reazione perché non ho visto una squadra convinta di poter segnare. Non si sono alzati giocando il pallone. L’assenza in campo dei due esterni ha dato alla Lazio molto poco. Se Keita e Felipe Anderson non entrano nel vivo del gioco, i biancocelesti faticano. La Roma ha sfruttato gli errori della Lazio.

Se non sei attento dal primo all’ultimo minuto, l’errore ti capita. Certi sbagli, però, non sono concepibili. Ci deve essere più attenzione e più cattiveria nel recuperare la palla. Non ho visto la reazione che ho visto, invece, contro il Napoli. I ragazzi si sono lasciati abbattere, non erano convinti dei propri mezzi.

La Sampdoria ha vinto contro il Torino ed è una squadra che ha un allenatore molto bravo che predilige giocare palla a terra sfruttando le capacità dei suoi attaccanti. In fase difensiva concedono qualcosa e mi auguro che i due esterni biancocelesti possano sfruttare queste lacune. I centrocampisti dovranno aiutare anche in fase offensiva giocando molto avanti. Quagliarella e Schick sono giocatori che negli ultimi 16 metri hanno una qualità che, se non si è attenti, possono mettere in difficoltà la nostra retroguardia.

Domenica la Lazio ha avuto un approccio positivo, ma non ha dato continuità al gioco. Sarà importante trovare nei centrocampisti i giusti tempi d’inserimento per attaccare con più uomini gli avversari. Parolo non ha trovato ancora il gol perché si sta sacrificando per la squadra. Mi auguro di vedere de Vrij perché si è sentita la sua mancanza: è il giocatore più importante per la retroguardia biancoceleste. Fa ripartire le azioni della Lazio ed è il leader del reparto”.

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