Ci siamo, purtroppo il momento delle “complicazioni tattiche” si avvicina.Potrebbe interessarti
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- Si potrebbe pensare ad Luis Alberto, preso per diventare l’erede di Candreva ma che finora non è riuscito a ritagliarsi spazio e a meritarsi fiducia. Difficile quindi che possa essere lui il designato per raccogliere l’eredità di Keita durante la competizione africana.
- Già a Marassi on la Samp si è visto un accenno di soluzione con questo inedito 4-4-1-1 (con Lulic a centrocampo) che si trasformava in un 4-3-3 con il bosniaco spostato nel tridente avanzato. Al momento questa è la soluzione più scontata e permetterebbe a Inzaghi di avere in campo 2 elementi chiave del suo scacchiere tattico che sono Milinkovic-Savic e appunto Senad Lulic. Sempre che la giustizia sportiva non decida di squalificare Lulic per l’episodio che lo ha coinvolto al termine del derby. Squalifica che il centrocampista laziale sconterebbe proprio tra gennaio e febbraio. Dovesse confermarsi lo stop, la Lazio dovrà privarsi sia di Keita che di Lulic: più difficile così, per Inzaghi, inventare una soluzione.
- Gli altri due indiziati sono Lombardi (pupillo di Inzaghi) e Ricardo Kishna, quest’ultimo però non è riuscito a fornire al mister laziale tutte le garanzie di cui il tecnico piacentino ha bisogno.
- Qualora tutto questo non bastasse…allora non si avrebbe altra scelta che tornare sul mercato ma è difficile trovare a gennaio un giocatore dello stesso livello di Keita a prezzi contenuti: si è pensato a Cafù del Ludogorets, nel frattempo diventato comunitario e valutato 12 milioni. La soluzione economica ad oggi – come riporta Il Corriere dello Sport – è Alessio Cerci, ma tornano in auge anche i nomi di Kamil Grosicki e Paul-Georges Ntep.