Gian Luca Mignogna, coautore del libro “Lo Scudetto Spezzato“, che parla dello scudetto del 1915 ha rilasciato delle dichiarazioni a Radio Incontro Olympia, prima sui contenuti del libro: “Alcune cose erano già uscite sui media ma le abbiamo inserite per la prima volta in un libro, che costituisce un vero e proprio unicum su ciò che accadde veramente nel Campionato 1914/15 e rappresenta una fonte viva dalla quale poter attingere per capire qual’è stata la storia della Lazio in quella stagione di oltre cento anni fa. In questo volume c’è indirettamente il contributo di tanti, come Luigi Salomone che ha caldeggiato il lancio della petizione sulla prima del Tempo, come Pasquale Trane ed il Centro Studi Nove Gennaio Millenovecento che hanno predisposto un ottimo elaborato storiografico, Laziowiki che ha ricostruito con certosina precisione l’elenco dei caduti laziali ed un altro appassionato storico della Lazio come Federico Felci che mi ha aiutato a realizzare il dossier emerotecario poi finito sul tavolo della FIGC. Lo Scudetto Spezzato può esser senz’altro un eccellente regalo di Natale, considerando che tutti i diritti d’autore saranno riversati al Comune di Amatrice, dove vorremmo riuscire a realizzare un vero e proprio museo del football, ricreare interesse turistico ed un nuovo indotto economico sul territorio e dare una mano tangibile alla popolazione colpita dal sisma.”
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Conclude poi con una cronaca dei fatti: “Basta cercare su altri testi, come ad esempio “La Storia del Calcio” di Vittorio Pozzo, e già lì si intuisce chiaramente cosa accadde nell’estate del 1921. La prima richiesta di assegnazione genoana dovrebbe essere stata avanzata nel 1915, subito dopo la sospensione bellica del campionato, mentre un primo riconoscimento parrebbe esser stato concesso dalla FIGC nel 1919. Uso il condizionale perché di tutto questo c’è traccia solamente su alcuni trafiletti di giornale d’epoca. Poi nel 1921 ci fu la nota scissione federale, che portò i club a dividersi tra FIGC e CCI. Gli scissionisti erano capeggiati dal Vice Presidente della Federcalcio che si chiamava Pasteur, era ex atleta, tecnico e dirigente del Genoa e divenne il Presidente della CCI. A fine anno la scissione federale si ricompose, contestualmente alla consegna di alcune medaglie ai giocatori genoani durante un festeggiamento privato per l’acquisizione dello Scudetto 1915, che in base a fonti liguri sembrerebbe essere stato attribuito nel dicembre 1921. Probabilmente fu un gioco di potere a condurre lo Scudetto 1915 sulle maglie rossoblu. Noi ci possiamo stare perché il Genoa è il club che ha portato il calcio in Italia ed era in testa (ma non ancora vincitore) al girone del Nord, ma il vulnus si creò perché non furono considerati i diritti della Lazio, unica squadra giá Campione a tutti gli effetti sia dell’Italia Centrale, che centro-meridionale poiché la prefinale Sud tra le due squadre di Napoli fu annullata per irregolarità di tesseramento. Questo a dispetto di un minuto trafiletto della “Gazzetta dello Sport” dell’epoca che narra di una partita tra due club partenopei, ma specificando come si trattasse di una gara relativa ad una nuova edizione del campionato e non ad un match relativo all’edizione 1914/15. Nei prossimi giorni,” prosegue Mignogna, “chiederò comunque chiarimenti alla FIGC e procederò al deposito in Federazione di uno stralcio de “Lo Scudetto Spezzato”, proprio per portare in un corpo unico l’evidenza delle prove emerse, già contenute nei precedenti dossier in atti, riguardo al fatto che la Lazio fosse l’unica squadra ad aver maturato un titolo certo e fondato onde ottenere l’assegnazione dello Scudetto 1915.”

