Il vice allenatore, Massimiliano Farris, ha analizzato la partita col Crotone, apprezzando l’aggressività dei giocatori.Potrebbe interessarti
Leggi di più suLazio NewsSarri punta in alto: società pronta a muoversi o resteremo fermi a guardare?
Cataldi brilla in mezzo al campo: quando la sfortuna di Rovella diventa una fortuna per la Lazio!
Lazio, Isaksen nell’occhio del ciclone: futuro in bilico, serve chiarezza dal club!
Dia, che succede? Contro il Pisa l’attaccante della Lazio non brilla. Purtroppo, un’altra prova opaca per il nostro bomber.
Potrebbe interessarti
Sarri punta in alto: società pronta a muoversi o resteremo fermi a guardare?
Cataldi brilla in mezzo al campo: quando la sfortuna di Rovella diventa una fortuna per la Lazio!
Lazio, Isaksen nell’occhio del ciclone: futuro in bilico, serve chiarezza dal club!
Dia, che succede? Contro il Pisa l’attaccante della Lazio non brilla. Purtroppo, un’altra prova opaca per il nostro bomber.
Massimiliano Farris, vice allenatore della Lazio, ha analizzato la partita col Crotone, durante la trasmissione “Zona Cesarini“, in onda su Lazio Style Channel: “Partire in maniera aggressiva fa parte del DNA di questa squadra. A prescindere dai moduli, vogliamo giocare con costanza nella metà campo avversaria. I cambi di gioco sono una soluzione studiata per allargare le maglie della difesa pitagorica. Milinkovic è un giocatore che domina dal punto di vista fisico: i lanci lunghi dalla difesa erano stati pensati per sfruttare le sponde del serbo o l’ultimo passaggio di testa nell’area avversaria per Immobile.”
Sul gol annullato a Lombardi: “L’azione era stata provata più volte in settimana, peccato per il fuorigioco millimetrico. Luis Alberto è rientrato sul suo piede preferito, Milinkovic ha dato ampiezza e profondità, Lombardi e Parolo sono riusciti a inserirsi con i tempi giusti. Cristiano avrebbe meritato il gol, è stata veramente una questione di centimetri. L’elemento più importante è che i movimenti che prepariamo poi funzionino. A noi interessa che la squadra rimetta in campo quanto provato e si convinca del lavoro settimanale”.
