Per commentare il momento in casa biancoceleste e il prestito di Cataldi al Genoa è intervenuto ai microfoni di Radiosei l’ex difensore laziale Angelo Gregucci:
“La cessione di Cataldi è una resa, anche da parte di Danilo. Io sono un suo grande estimatore, ma adesso ha bisogno di riordinare le idee. La gavetta già l’ha fatta ma evidentemente non è bastata. Mi dispiace perché é un prodotto del vivaio biancoceleste. Se vuole fare il salto di qualità deve lavorare sodo e giocarsi le sue chance in una squadra quarta in classifica, solo così può crescere, tornare indietro non lo aiuta. Facendo parte di una squadra con una classifica importante si può fare il salto di qualità. Nessuno a Genova gli garantisce il posto.
È una scelta che presenta notevoli rischi.Potrebbe interessarti
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Nessuno conosce meglio di Inzaghi i giovani biancocelesti. Credo manchi probabilmente il salto per passare da bravi a grandi giocatori. Il tecnico biancoceleste punta molto sui suoi ragazzi, bisogna investire su di loro. Se ora bisogna acquistare qualcuno devi puntare su un grande giocatore, altrimenti è giusto continuare a puntare sui ragazzi. L’Atalanta dopo cinque giornate disastrose con il Napoli ha puntato sui giovani, vincendo e riuscendo a ripartire. E lo stesso ha fatto il Milan. Se una società non può permettersi i fuoriclasse è giusto che punti su prodotti interni. Ai giovani oggi servono più qualità tecniche.
Cedere de Vrij? A parte gli scudettati la Lazio non ha mai avuto centrali così forti, se il club biancoceleste riesce a tenere de Vrij e Anderson e riuscisse ad aggiungere un paio di fuoriclasse in più potrebbe veramente arrivare ai massii livelli. Bastos, Hoedt e Wallace non sono forti come il centrale olandese ma hanno molta qualità e un ampio margine di miglioramento”.



