Serie A contro Premier League: una bella sfida per uno come Paolo Di Canio che, dalla Lazio al Milan e alla Juventus, passando per West Ham, Sheffield Wednesday e Charlton, fino ad arrivare alle esperienze come allenatore, ha dato e ricevuto tanto da entrambi i campionati. Di essi, l’ex attaccante ha parlato ai microfoni di ‘Tuttosport’.
Si parte con il Chelsea di Antonio Conte: “Conte mi ha stupito.Potrebbe interessarti
Mattei senza filtri: «Altro che calciomercato! Non siamo Babbo Natale, la Lazio deve fare di più e la società ci metta del suo»
Il capitano Bordoni fuori gioco: il giudice sportivo lo ferma, niente Sassuolo per la Lazio Primavera!
Immobile e quel 100 iconico a San Siro: un ricordo che fa ancora sognare i laziali!
Guida, che combini? Sorpresa dopo il rigore parato da Maignan: caos durante Milan-Roma!
E che dire di Mazzarri ancora in sella al suo Watford: “Ottimo lavoro sotto l’aspetto tattico, la squadra gioca alla pari con le più grandi del campionato proprio perché c’è un’organizzazione da allenatore navigato, all’italiana, ma con ritmi inglesi. Poi devono essersi accontentati e sono arrivate tre sconfitte inaspettate ma meritate. Il Watford può fare qualcosa di più, dare più continuità e in questo Mazzarri può aiutare la squadra“. Quando poi gli si chiede chi sia il giocatore più promettente della Premier, l’ex numero nove non ha dubbi: “Sarebbe un elenco lunghissimo, ma Dele Alli del Tottenham è il simbolo dei giovani che stanno facendo passi in avanti: ha tempi di inserimento, fisicità, sa gestire la palla con grande qualità tecnica e visione di gioco. Un giocatore straordinario“.
E passiamo alla Serie A, che anch’essa non ha nulla da invidiare in fatto di campioni: “Higuain e Icardi sono due giocatori fantastici, vedono la porta come pochi al mondo. Il loro lavoro è terminare e finire bene le azioni dei propri compagni e sono giocatori importanti, però io ho un debole per Belotti e Dybala. Andrea è un giocatore che vorrei sempre nella mia squadra: è un giocatore fantastico. Qualche volta fa errori grossolani sotto porta, questo perché fa molto lavoro di copertura. Nonostante ciò ha una capacità realizzativa altissima, è un giocatore che adoro. S’integrerebbe benissimo con Dybala, che è il mio preferito in senso assoluto: un mini Messi in Italia. E’ il vero crac, un predestinato e sembra che abbia la testa giusta. Paulo potrebbe tirare fuori qualcosa dal cilindro in ogni momento, mi fa gioire quando lo vedo giocare“.

