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Gregucci: “Vi spiego come la Lazio può battere il Milan”

L’ex difensore biancoceleste Angelo Gregucci, è intervenuto ai microfoni di Lazio Style Radio. Ha parlato del momento dei ragazzi di Inzaghi in vista della delicata sfida di lunedì contro il Milan di Montella.

LA STRANA GARA CONTRO IL CHIEVO E IL RISCATTO CONTRO L’INTER

Bisogna andare al di là dei giudizi e guardare ai numeri. Contro il Chievo i biancocelesti hanno avuto il 60% di possesso palla e hanno calciato 28 volte verso la porta gialloblù poi, per il fascino di questo gioco, i clivensi vincono con il tiro ciabattato. Questo risultato, però, ci ha fatto ricompattare e andare a Milano per fare un risultato ancora più importante, eliminare l’Inter e accedere alle semifinali di TIM Cup. Giocando come contro il Chievo, perderemo poche partite”.

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I MERITI DI INZAGHI E DELLO STAFF

“Inzaghi e il suo staff stanno facendo un grande lavoro negli allenamenti e nel dare convinzioni ai giocatori. Dietro a tutto questo c’è un enorme lavoro psicologico per dare convinzione alla squadra. Un grande applauso al tecnico, al suo vice, ai collaboratori tecnici, ai preparatori atletici, a mister Grigioni e ad Angelo Peruzzi. Angelo è elemento di grande equilibrio, lucidità e una fonte di informazioni distaccata, equilibrata ma anche prepotente. Noi non vediamo tutto questo ma solo la squadra che gioca: in questa rosa ci sono 4-5 eccellenze del campionato italiano“.

IL CAMPIONATO DELLA LAZIO

Nessuno si aspettava un campionato così degno da parte dei biancocelesti. Tra luglio e agosto scorso gli umori della gente erano diversi. Per me de Vrij è un fuoriclasse, Felipe Anderson non sa nemmeno lui stesso quanto sia forte. Keita è un grande giocatore, Biglia è il miglior centrocampista centrale della Serie A. Milinkovic sarà il prossimo oggetto del desiderio dei grandissimi club europei. Hoedt e Patric hanno compiuto ampi passi in avanti: è un patrimonio che sta crescendo”.

I PROBLEMI CONTRO LE BIG

“Dobbiamo colmare il gap di maturità nelle partite semplici e nelle gare secche contro le grandi, dove dobbiamo crescere perché se andiamo in finale di Coppa Italia dobbiamo battere necessariamente una big. Contro questo tipo di avversario, c’è ancora un divario di personalità. In Italia i bianconeri, ad esempio, vincono le partite già sotto al tunnel. Nel calcio non esiste la fortuna ma solo delle componenti nelle quali un episodio può sorridere o meno ma, alla lunga, emerge sempre il reale valore. I biancocelesti devono essere più sfrontati. Vorrei vedere partite più combattute contro avversari di blasoni. Si può perdere, ma sempre mettendo in campo la voglia di provare a fare male all’avversario. A questa squadra, però, c’è solo da fare i complimenti“.

LAZIO-MILAN

Contro il Milan non è importante se verrà schierata la difesa a tre o a quattro ma che vengano espressi principi solidi, frutto di una corretta lettura di calcio nei confronti di una squadra che propone un calcio di buon livello ed è molto abile nelle ripartenze. A inizio stagione i rossoneri hanno vinto gare particolari, come ad esempio quella d’andata contro di noi, ma andare a vincere in trasferta 9vs11 non è mai semplice. Il Milan ha un portiere che è un predestinato e un esterno come Deulofeu che in questo momento è in forma smagliante, è devastante nel passo. La squadra di Montella ha una buona costruzione di gioco e ragazzi interessanti. Il gruppo è giovane ma già ben qualificato. I giovani italiani si stanno facendo largo con onore. Ha tutto per costruire un buon futuro. È un avversario pericolosissimo. Il Milan perde tanto senza Bonaventura e Kucka. La Lazio può attaccare in campo aperto, è veloce, ha esterni di gamba. Quando crossa ha le due mezzali migliori del campionato italiano in fase realizzativa. Parolo ha sempre fatto gol e in pochi possono contendere la palla aerea a Milinkovic“.


di Giulio Piras

Articolo offerto da Lazio Fan Shop Scipioni

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