L’arbitro Massa nelle ultime settimane è salito alla ribalta per il rigore in Juve-Milan all’ultimo secondo.Potrebbe interessarti
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  Il penalty si è portato dietro uno strascico di polemiche. Ma quello che è accaduto poi non è giustificabile.
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Un’indagine riservata della Digos si sta occupando delle intimidazioni che hanno raggiunto il direttore di gara, finito nel mirino dopo le decisioni che hanno caratterizzato l’esito dell’incontro. Sono due i messaggi che riguardano Massa, entrambi recapitati presso la sezione provinciale dell’Aia di Imperia. Il primo è una telefonata anonima in cui una persona parlava in italiano ma con un intercalare probabilmente camuffato. Il secondo invece è una lettera minatoria, anche questa anonima. I fatti sono stati riferiti alla polizia che si è immediatamente attivata. Gli inquirenti valuteranno l’attendibilità delle minacce e nel frattempo si stanno muovendo su più fronti. Da una parte hanno già individuato l’origine della chiamata telefonica. Dall’altra hanno sequestrato la lettera che sarebbe stata girata ai periti per rilevare eventuali impronte digitali e tracce biologiche. Per il momento non sarebbero stati presi provvedimenti a tutela di Davide Massa o dei suoi familiari anche se la questione sarà probabilmente al centro del comitato per la sicurezza e l’ordine pubblico della prefettura. Della vicenda sarebbe stata informata anche la procura della Repubblica.

