Il ds della Lazio Igli Tare sui ragazzi del vivaio: “Serve pazienza”

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Prima fra le grandi per ragazzi sotto i ventuno anni impiegati durante il campionato la Lazio ha costruito in casa anche il proprio allenatore, Simone Inzaghi. Merito di un vivaio affidato da Lotito a Igli Tare. Il ds si è concesso ai microfoni de La Repubblica dove ha parlato a lungo dei giovani biancocelesti.

Come si diventa una delle società più brave a valorizzare i ragazzi? «Facile: con la pianificazione. Il nostro è un discorso iniziato otto anni fa, quando ci siamo posti l’obiettivo di riuscire ad aggregare ogni anno uno o due ragazzi della Primavera in pianta stabile con la prima squadra. Con questa programmazione e un percorso di crescita, oggi ci siamo riusciti. Strakosha, Keita, che sono titolari cresciuti a Formello, ma pure Murgia, Lombardi, Crecco».

La fiducia degli allenatori italiani nei giovani è frutto di necessità economica o di reale fiducia? «È questione di saper dare ai ragazzi il tempo di crescere. Dargli la consapevolezza di poter sbagliare senza andare dietro alla logica del risultato a tutti i costi. Oggi c’è più attenzione a livello italiano su questo aspetto: noi ad esempio siamo stati bravi a dar loro fiducia anche nei momenti importanti, nelle gare decisive, compresi i derby: i giovani vogliono dire futuro assicurato e un grande potenziale per i club».

Quindi anche economico: «Assolutamente. Con i prodotti del vivaio si possono realizzare plusvalenze importanti anche per i bilanci. Noi li cresciamo coniugando lo sviluppo dei nostri prodotti ai risultati, visto che negli ultimi 5-6 anni la Lazio è stata 3 volte prima nel ranking Primavera della Lega A».

I commissari tecnici delle Under vorrebbero vedere più giovani in campo? «Con il ct dell’U21 Di Biagio ci vediamo spesso. Allo stadio ma non soltanto. Parliamo e ci confrontiamo frequentemente. Credo lo faccia con tutte le società, è normale succeda».

Come si selezionano i migliori da portare in prima squadra? «Il talento non basta. Io e gli allenatori delle giovanili facciamo un lavoro per individuare le caratteristiche chiave: dal punto di vista tecnico si può migliorare, mentre esplosività, altezza e fisicità sono elementi difficili da potenziare e che possono fare la differenza».

 

Articolo pubblicato da Danilo Tramontana il giorno 6 Giugno 2017 10:10