L’Inter chiude il ritiro di Riscone nel peggiore dei modi. La squadra di Luciano Spalletti è uscita sconfitta per 2-1 dall’incontro con il Norimberga, squadra della B tedesca. Risultato che può anche starci dato che i rivali dei nerazzurri sono ben più avanti nella preparazione (5 le amichevoli già disputate). A preoccupare sono le amnesie difensive e il caso Perisic. Il croato aveva lasciato Riscone per un ascesso. Dolore reale, ma non da impedirgli di giocare. Il vero problema è Mourinho e il suo Manchester. Il croato comunque è annunciato sul volo che martedì porterà la squadra a Nanchino per la tourné asiatica. Una assenza sarebbe legata solo alla chiusura della trattativa con lo United.
Dopo la gara il tecnico nerazzurro Spalletti predica calma: “Mi hanno rassicurato, abbiamo fatto dei discorsi ed è chiaro che poi bisogna mantenere la parola data, ma sono convinto che accadrà”. Le richieste sono precise: “Servono tre, quattro calciatori, e non è detto che saranno dei campionissimi. Serviranno a completare questa squadra, perché qualcosa bisogna cambiare. Non siamo comunque nelle condizioni di andare a spendere 50 milioni per ogni giocatore. Dobbiamo rispettare le tempistiche del mercato e capire, strada facendo, quello che possiamo modificare. Bisogna aspettare il momento giusto, altrimenti si rischia solo di creare confusione”. Pazienza, dunque. Anche se “è normale che dal mio punto di vista sarebbe meglio se riuscissi a lavorare con la rosa al completo”. Tra i nomi in orbita Inter anche quello di Radja Nainggolan: “Se ne occupano i direttori, che stanno monitorando il mercato. Lui è un campionissimo come altri che abbiamo già e altri che abbiamo nel mirino. Metteremo insieme una grande squadra. Ci vuole follia per avere aspirazioni, serve andare al di là del normale. Anche se non dovessimo riuscire a fare un mercato eccezionale, perché c’è anche questo rischio”.
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