L’amministratore delegato del Catania, Pietro lo Monaco, è intervenuto ai microfoni di Radio Incontro Olympia. Di seguito riportiamo le sue parole.
“La cessione di Keita è stata una grande operazione di Lotito. Dopo tante altalene piazzare questo colpo al Monaco mette tutti d’accordo. L’incasso è abbastanza importante se ci si riferisce al contratto in scadenza. L’auspicio di sostituirlo degnamente è un qualcosa al quale mi associo anche io. Keita, profilo di qualità tecniche e fisiche pazzesche, è però un identikit che gioca da solo. Va sfruttato per gli aspetti positivi. Lui in grandissimi club? I solisti devono essere a livello di Messi, e Messi lo è fino a un certo punto. Deve migliorare in questo aspetto. Nian è un altro di quei calciatori stile Muriel di qualche anno fa. Una mina che deve esplodere. E’ una punta centrale adattata sull’esterno. E’ un calciatore con delle qualità. In un contesto come in quello della Lazio potrebbe esplodere”.
SU PALETTA
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SU IMMOBILE
“Attaccante nato per fare gol. Il suo problema è stato l’estero. Uno nato a Torre Annunziata come può andare all’estero? A lui devono farlo giocare solo soletto lì davanti, senza compagni troppo vicini. La Lazio ha una grandissima fucina e hanno un terreno pronto in cui misurarsi. Non sfruttare questo aspetto mi sembra senza senso. La cosa importante è che ci sia un progetto per tutti loro. Strakosha? Lo conosco bene e mi sembra abbia meritato l’attenzione di tutti. Dà una certa tranquillità”.
SUL MERCATO
“Munir? Io fossi la Lazio andrei a prendere Arda Turan. Calciatore che fotografa anche il cuore della Lazio. Purtroppo con quello stipendio non verrà mai. Munir invece è un attaccante esterno che salta l’uomo e non segna molto. Non ha un gran fisico. Non è un limite sul tetto ingaggi. C’è una linea e si cercano i giocatori in base al proprio budget. Di calciatori ce ne sono migliaia, basta seguirli e conoscerli”.


