Il Var è pronto a debuttare in Serie A: infatti la nuova tecnologia entrerà in funzione nell’anticipo fra Juventus e Cagliari (sabato alle ore 18). Si tratta dell’incarnazione della “moviola in campo” su cui sarà sempre il direttore di gara a decidere (coadiuvato dagli assistenti). La tecnologia verrà utilizzata soltanto in determinate situazioni: gol, rigori, rossi diretti e scambi di identità, no per tutto il resto. Se un giocatore chiederà l’uso della tecnologia al direttore di gara, dovrà essere ammonito. Ma vediamo nel dettaglio i casi in cui potrà essere applicato il Var.
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VAR – Tutto quello che c’è da sapere sulla “moviola in campo”
Se ci sono infrazioni in occasione di un gol (per esempio fallo di mano o fuorigioco), gli assistenti possono avvertire l’arbitro, sia in caso di convalida che in caso di non convalida. A quel punto il Var aiuta l’arbitro a confermare il gol o, in caso di fallo, ad annullare la segnatura.
La tecnologia può aiutare l’arbitro a decidere se assegnare (o no) un penalty.
Il Var non sarà mai utilizzata sui cartellini gialli, ma interverrà in caso di potenziali cartellini rossi.
Spesso è accaduto di sbagliare persona e di ammonire giocatori che non c’entravano nulla. Il Var può chiarire la decisione dell’arbitro e correggerla.
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