Lo scrittore e tifoso Giancarlo Governi ha parlato della tempesta mediatica sui tifosi biancocelesti, dissociando la tifoseria dai responsabili del caso adesivi.
In un ambiente sereno e motivato come quello biancoceleste, è piombata nelle ultime settimane una vera e propria tempesta mediatica, scaturita dal gesto antisemita (adesivi raffiguranti Anna Frank con la maglia della Roma) di 15 pseudo-tifosi della Lazio. A questo proposito ha parlato a Il Corriere della Sera, lo scrittore e regista, nonché tifoso laziale Giancarlo Governi. “Non è possibile generalizzare in questa maniera. Cosa c’entro io con quei 15 sconsiderati che non conoscono il rispetto? Cosa c’entra la tifoseria, quella vera? Si tratta di una tempesta mediatica che non ha motivo di esistere.
Il fatto che i responsabili siano tifosi laziali non giustifica questo continuo scagliarsi contro tutta la tifoseria e l’ambiente Lazio. La società e i tifosi si sono sempre dissociati da episodi del genere e sono sempre stati in prima linea nella lotta al razzismo. Diaconale ha dichiarato che tutto questo è stato fatto per screditare il presidente Lotito dato il suo potere nel calcio italiano. Questo non lo so, può darsi ma non mi esprimo. In ogni caso questo non giustifica l’estrema e assurda ostilità che si è venuta a creare contro i colori biancocelesti e tutto ciò che essi rappresentano, una comunità di gente perbene.
È questa stragrande maggioranza civile che deve far sentire la propria voce, che deve riscoprire l’ orgoglio di essere laziali, che deve respingere le accuse infamanti di razzismo e di antisemitismo.Potrebbe interessarti
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