A 10 giorni dall’inizio dei Mondiali l’ex ct della Serbia Muslin, esonerato a qualificazione raggiunta, è tornato sulla questione riguardante le mancate chiamate in nazionale di Milinkovic
A 10 giorni dall’inizio dei Mondiali di Russia l’ex ct della Serbia Muslin, esonerato a qualificazione raggiunta, è tornato sulla questione riguardante le mancate chiamate in nazionale di Milinkovic. Il tutto ai microfoni di Sovjetski Sport. “All’interno del gruppo è l’allenatore a prendere le decisioni. Io credo di aver fatto del mio meglio per il bene della nazionale, combinando la compatibilità dei giocatori con la mia filosofia di calcio. Alla fine solo i risultati possono determinare se una scelta è stata giusta o sbagliata. Non ho convocato Sergej perché il nostro assetto tattico stava dando i suoi frutti. Nel suo ruolo giocava Tadic, che aveva realizzato 4 gol e 8 assist e funzionava perfettamente in coppia con Ljaic. Non a caso siamo riusciti a qualificarci come primi nel nostro girone di qualificazione.
Quando sono stato convocato in Federazione ho fatto presente che Milinkovic non avrebbe avuto il posto garantito in nazionale e che avrei deciso solo a fine stagione, in base alle sue prestazioni con la Lazio.Potrebbe interessarti
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