STADIO DELLA ROMA Si allarga l’inchiesta. Il “sistema Parnasi“, i rapporti “istituzionali”, le pubbliche relazioni instaurate per cercare agganci e entrature, sopratutto tra i politici.
STADIO DELLA ROMA SI ALLARGA L’INCHIESTA
Le carte dell’indagine sul nuovo stadio giallorosso restituiscono il modus operandi dell’imprenditore che secondo la Procura ha nel suo core business la “corruzione sistemica e pulviscolare”. Dal carcere di San Vittore Parnasi, in attesa dell’interrogatorio di garanzia fissato per oggi, si dichiara innocente. Nel frattempo, come riporta l’Ansa, l’inchiesta va avanti. 27 le nuove iscrizioni nel registro degli indagati, tra cui quella di Francesco Prosperetti. Colui che si occupò del vincolo sulle tribune dell’ippodromo di Tor di Valle. Vincolo, poi archiviato, che avrebbe creato un grande problema al progetto dello stadio. Secondo la Procura l’ex capo segreteria del Ministro ai Beni culturali, Claudio Santini, “avvicinò il Sovrintendente Prosperetti chiamato a pronunciarsi sul vincolo” che poi venne tolto. E per questo ricevette un compenso in denaro. Per Parnasi la preoccupazione principale è ottenere le autorizzazioni e ciò, secondo alcune intercettazioni, può avvenire grazie all’elargizione di “somme ai politici”.
I RAPPORTI TRA PARNASI E MALAGO’
L’attenzione degli inquirenti si stringe anche sulla rete di rapporti di Parnasi.Potrebbe interessarti


