Caso Kessiè Bakayoko, Diaconale torna a parlare dell’accaduto. I portavoce biancoceleste difende società e soprattutto Lucas Leiva.
Queste le parole di Diaconale a Radio Radio: “Il rischio che le polemiche di sabato possano innescare polemiche che ci danneggiano ci sono: quando protestiamo noi veniamo penalizzati, a differenza delle altre squadre. La vicenda di Kessié e Bakayoko è una vicenda oggettivamente grave, noi però non possiamo che registrarne la gravità: i provvedimenti da prendere non spettano a noi.
Oggi Tare è stato punito per delle frasi: mi piacerebbe sapere quali sono queste frasi. Lotito antipatico al sistema? Escludo questa ipotesi, significherebbe trasformare il calcio in una vicenda da cortile. Lo voglio escludere e non lo prendo in considerazione. Esiste da sempre, nel campionato italiano, una sorta di gerarchia del potere che non è facile da rompere. In questo momento comportamenti esagerati potrebbero compromettere il nostro cammino”.
SUL MILAN – “Io credo che gesti di distensione sarebbero bene accetti: mi pare che anche il Milan abbia assunto una posizione responsabile. Noi stiamo facendo il nostro, non posso pretendere o imporre che gli altri facciano altrettanto. Ognuno sceglie secondo coscienza e secondo la propria idea”.
OBIETTIVO CHAMPIONS E COPPA ITALIA – “La corsa è ancora aperta, la Lazio deve credere alla Champions e alla Coppa Italia.Potrebbe interessarti
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CASO LUCAS LEIVA – “Al momento non è presa in considerazione l’ipotesi del ricorso sul caso Leiva, la sentenza del Giudice chiude la vicenda che qualcuno ha utilizzato per bilanciare in termini negativi la faccenda della maglia. Leiva è un grande professionista, noi crediamo alla sua versione e gli altri dirigenti presenti non hanno registrato nulla. Non possiamo entrare nel merito delle parole pronunciate in quel frangente”.


