L’ex presidente dell’UEFA Michel Platini in manette in Francia.
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Al centro dell’inchiesta che ha portato al fermo una cena all’Eliseo organizzata da Nicolas Sarkozy nel 2010, nove mesi prima dell’assegnazione dei Mondiali di calcio al Qatar. L’ex presidente dell’Uefa e vicepresidente Fifa al momento sotto interrogatorio dai magistrati del Parquet national financier (Pnf), la procura anti-corruzione con sede a Nanterre, a nord di Parigi. Insieme a lui Claude Guéant, all’epoca segreterario generale dell’Eliseo. Entrambi erano presenti all’ormai famosa serata del 23 novembre 2010 in cui sarebbero state negoziate con l’emiro del Qatar Tamim ben Hamad al Thani le condizioni per dare il via libera all’assegnazione del Mondiali del 2022. Via libera poi arrivato qualche giorno dopo, con il voto della Fifa il 2 dicembre 2010. Nella cena all’Eliseo ci sarebbe stato un vero e proprio baratto, in cui i francesi richiedevano al Qatar di acquistare Psg, di aumentare la loro partecipazione nel gruppo Lagardère e di creare un nuovo canale sportivo, BeIn Sports. Tutte richieste poi puntualmente realizzate. Tra le accuse, “corruzione privata“, “associazione a delinquere”, “traffico di influenze e ricettazione di traffico di influenze”. Non si esclude quindi che nell’indagine, a cui partecipano anche magistrati svizzeri e americani, si aprano altri fronti, che allarghino il tutto ad altri responsabili politici e sportivi.


