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Il 7 aprile 2004 ci lasciava ‘la voce del calcio’: Enrico Ameri (VIDEO)

Famoso giornalista della radio italiana. Enrico Ameri era la voce storica di ‘Tutto il calcio minuto per minuto’.

Il 7 aprile 2004 è deceduto all’ospedale San Giuseppe di Albano il popolare radiocronista Enrico Ameri. Aveva avuto una crisi cardiaca nella casa di cura dove era ricoverato ed era stato poi trasferito nell’ospedale della cittadina laziale. Nato a Lucca nel 1926 Enrico Ameri aveva iniziato a lavorare come radiocronista alla Rai. Ma non nel calcio, dove debuttò solo nel 1955 durante la radiocronaca di un Udinese-Milan. Prima di allora aveva seguito la cronaca e il ciclismo.

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Nel 1954 poi era stato inviato di guerra in Indocina. Nel ’55 fu autore di uno scoop eccezionale raccontando in diretta la tragedia dell’aereo caduto sui Monti del Reatino. Catastrofe in cui perse la vita la Miss Italia di allora, Marcella Mariani. Nel 1959 raccontò dalla Svezia la consegna del nobel a Salvatore Quasimodo.

TUTTO IL CALCIO MINUTO PER MINUTO

Dal 1960 inizia l’avventura in “Tutto il calcio minuto per minuto”. La popolare trasmissione che raccontò il calcio agli italiani molto tempo prima che le televisioni ne facessero il piatto forte del palinsesto domenicale. Nei ricordi di chi ha vissuto quell’epoca il suo nome resta legato a quello di Sandro Ciotti. Il primo campo ad Ameri, il secondo a Ciotti. Un continuo rimbalzo di voci, interruzioni ed a volte arrabbiature. Grande capacità di racconto Ameri, grandissima competenza tecnica Ciotti. Uniti nel ricordo da quello che è stato il loro alter ego televisivo per molti anni, Bruno Pizzul. Ameri e Ciotti erano sempre su posizioni diverse, spesso litigavano ma poi facevano pace.

LE RADIOCRONACHE

La finalissima dei mondiali del 1982 che laureò l’Italia campione del mondo, ma anche la tragica serata dell’Heysel nel 1985 con i morti sugli spalti di Juventus-Liverpool sono tra le sue radiocronache. Durante la sua lunga carriera, è andato in pensione nel 1991, si calcola che abbia commentato milleseicento radiocronache. Ha lavorato anche in tv. Vittorio Veltroni, all’epoca responsabile del tg, lo chiamò come telecronista (seguì Germania-Inghilterra a Berlino e Italia-Jugoslavia) ma poi Piccioni, il successore di Veltroni, gli preferì Nando Martellini. Nel 1980 ha condotto la prima edizione del “Processo del lunedì” ed è apparso nel programma “Italiani”. Il suo nome resta legato anche alla frase più ricorrente di “Tutto il calcio…”, ovvero “Scusa Ameri…”. Era lui a condurre la radiocronaca dal campo principale con più tempo di diretta, perciò più spesso degli altri veniva interrotto.

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