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LA NOSTRA STORIA: marzo 1994 esordiva Alessandro Nesta in Serie A

Nel marzo del 1994 Alessandro Nesta entrava in Serie A; il ricordo di un grande campione biancoceleste

La storia della Lazio è piena di grandi calciatori e grandi uomini che hanno reso prestigiosi questi colori. Ma indubbiamente uno dei più forti atleti che abbiano vestito la maglia biancoceleste è sicuramente Alessandro Nesta, nato e cresciuto calcisticamente proprio con il club di Via Santa Cornelia a Formello. 

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Grande con la Lazio, magnifico con il Milan 

Alessandro Nesta ha giocato “solo” con due squadre di club nella propria carriera italiana. Una è “mamma” Lazio, in cui ha dato i primi calci al pallone ed esordito come centrocampista, cosa che tradiva già all’epoca la sua grande tecnica con entrambi i piedi. L’altra è il Milan, che il difensore rigorosamente in maglia numero “13” ha contribuito a rendere grande e vincente. La storia di Nesta vede già una curiosità palesarsi nei primi anni della carriera di questo ragazzo nato a Roma nel 1976: scoperto da Francesco Rocca, celebre talent scout della Roma, l’offerta giallorossa fu rifiutata dal padre di Nesta, laziale appassionato, avendo comunque capito che il figlio avrebbe in ogni caso fatto carriera. Difatti a soli nove anni il sogno di Nesta padre e figlio si realizzava e Alessandro cominciava la propria avventura nelle giovanili biancocelesti. L’esordio in massima serie avveniva il 13 marzo del 1994 e Nesta aveva da poco compiuto diciotto anni: Zoff lo mandava in campo contro l’Udinese sostituendo Pierluigi Casiraghi al minuto ‘78 della partita del Friuli terminata 2-2. Da lì in poi la carriera di Nesta in Italia la conosciamo molto bene e il suo palmarés parla da sé: tre coppe Italia, due con la Lazio e una con il Milan; quattro supercoppe italiane, due con Lazio e due con Milan; tre scudetti, uno storico con la Lazio e due con i rossoneri; una Coppa delle Coppe e tre Supercoppe UEFA, una con la Lazio due col Milan; e due Champions League con la maglia rossonera. Dopo oltre 200 partite con la maglia del Milan, nel 2012 Nesta lasciava il club, e questo addio coincideva con il periodo “buio” per i colori rossoneri, che sembra però essere finalmente terminato, come confermano le scommesse calcio e gli esperti, che vedono il Milan in lotta per un posto in Champions in Serie A dopo anni.

Nesta in nazionale e poi allenatore: dal Canada al Frosinone 

Nesta è considerato uno dei più grandi difensori della propria generazione e uno dei più forti di tutti i tempi. L’unica pecca dell’elegante difensore centrale sono stati gli infortuni, che gli hanno impedito diverse volte di partecipare a gare importanti. Indimenticabili le sue lacrime al Mondiale di Germania 2006, quando dovette uscire contro la Repubblica Ceca, aprendo definitivamente le porte al magico mondiale di Marco Materazzi, a segno proprio in quella partita e nella finale contro la Francia. Il rapporto con la nazionale dell’ex difensore laziale è stato abbastanza tortuoso: tre mondiali iniziati da titolare e terminati in infermeria, e una finale del campionato d’Europa persa al golden goal contro la Francia. In ogni caso il Mondiale di Germania, il quarto vinto dall’Italia, è assolutamente anche suo, sia per il sostegno morale impresso allo spogliatoio durante la rassegna tedesca, sia per le magnifiche prestazioni fornite durante le qualificazioni al Mondiale. Alessandro ha abbandonato i colori azzurri nel 2007, confessando che il suo fisico non poteva più reggere oltre 50 partite all’anno e dedicandosi definitivamente solo al Milan, che come detto lasciò poi nel 2012 per accasarsi al Montreal Impact, squadra canadese con cui ovviamente vinse il campionato nel 2013. Proprio in Canada, Nesta inizia a muovere i primi passi come allenatore che lo hanno poi portato a guidare prima il Perugia in B, e ora il Frosinone, squadra che a detta di molti è candidata a partecipare ai playoff anche quest’anno. 

Tornato nella sua regione, questa volta come allenatore, Alessandro Nesta non può che essere considerato una leggenda a Formello. Laziale che ha vinto e anche tanto con la Lazio, e calciatore che ha partecipato a uno dei duelli stracittadini più belli mai esistiti con il suo rivale in campo e amico nella vita Francesco Totti.

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