sabato, Maggio 4, 2024

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Feyenoord Lazio, Sarri a Sky: “Differenza di carica emotiva e nervosa notevole, loro hanno giocatori con una gamba di altissimo livello, noi no”

Sarri critica la mancanza di personalità della Lazio nella partita contro il Feyenoord

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Durante un’intervista con Sky dopo la partita tra Feyenoord e Lazio, il tecnico Maurizio Sarri ha espresso la sua delusione per la mancanza di personalità mostrata dalla squadra nel primo tempo. Ha rivelato che i giocatori sembravano timorosi e impauriti dall’aggressività e dalla pressione avversarie. Sarri ha ammesso che il primo gol subito poteva essere prevedibile, ma ha definito il secondo gol come un errore evitabile. Non gli è piaciuto l’atteggiamento della squadra nel primo tempo e ha notato una differenza significativa nell’intensità emotiva e nervosa rispetto agli avversari. Ha evidenziato la necessità di lavorare su tutti i settori del campo e ha criticato il pressing inefficace che ha fatto tornare indietro gli avversari.

Sarri ha sottolineato l’importanza delle prossime due partite casalinghe per cercare di rimanere in lizza nel girone di Champions League. Ha ammesso che perdere una partita su sei è problematico e ha dichiarato che la squadra dovrà dare il massimo impegno se vorrà raggiungere il successo. Sarri ha espresso preoccupazione per l’atteggiamento dei giocatori e ha ammesso che, se non cambieranno, sarà difficile raggiungere gli obiettivi prefissati. La Lazio si trova attualmente in una situazione difficile e ha bisogno di invertire il trend per evitare che la situazione peggiori ulteriormente.

IL COMMENTO DI SARRI

“Abbiamo fatto un primo tempo timorosi, anche a giocare, impauriti dalla loro aggressività e pressione. Quando abbiamo preso il primo gol era nell’aria e ci poteva stare, il secondo gol no.

Il primo tempo potevamo chiudere sull’1-0, anche se loro il 2-0 se lo meritavano. I dati alla fine non sono così grandi. Il primo tempo non mi è piaciuto, ma sapevamo quello che ci aspettava, pensavo a un atteggiamento molto più di personalità.

Ho visto timore a giocare la palla, noi siamo andati in apprensione e poi sbagliavamo. Ho visto una differenza di carica emotiva e nervosa notevole. Chiaro, loro hanno tre o quattro giocatori con una gamba di altissimo livello, noi no.

C’è molto da lavorare su tutti e 100 metri di campo. Il pressing fatto con quella intensità non ha senso, stavamo sbagliando tutto perché li facevamo tornare dentro al campo. Negli ultimi 25/30 minuti abbiamo fatto qualcosa pìu di loro.

Ora abbiamo due partite in casa e bisogna cercare di sfruttarle il più possibile e poi vediamo la classifica. In un girone di 6 partite se ne perdi una è problematica.

La strada ancora lunga, speriamo di riuscire a risistemarla, ma se l’atteggiamento è questo non ce la facciamo. O diamo il 101% o facciamo tanta fatica a starci, siamo con l’acqua alla gola”.

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