Alla fine è stato revocato, ma il rosso a Provedel avrebbe potuto costituire una nota stonata per la Lazio nella splendida serata di Reggio Emilia.
A prendere la decisione sono stati l’arbitro Di Bello e i suoi assistenti.Potrebbe interessarti
Nuno Tavares, un anno di digiuno assist: l’ultimo contro il Como, 31 ottobre 2024. Dove sono finiti i suoi passaggi vincenti?
Simeone sfida Almeyda: nostalgia biancoceleste prima del match!
«Spinozzi: Amato alla Lazio perché non mi piego! Nel ’84 annullai Rossi, fresco di tripletta al Messico…»
Pellegrini: svolta laziale, lascia Raiola e cambia rotta!
Resta però l’errore grossolano, che l’ex arbitro Luca Marelli ha debitamente sottolineato al termine della gara ai microfoni di Dazn. “Tra arbitro e assistente hanno combinato un bel pasticcio – ha tuonato – La colpa è più dell’assistente che non ha chiamato l’arbitro. Non si può capire se il pallone fosse dentro o fuori, perchè Di Bello non ha profondità e l’assistente non ha prospettiva. Quindi la decisione è stata certamente avventurosa”.
“Il rosso – aggiunge – sarebbe stato corretto solo se Provedel avesse toccato il pallone fuori. Così facendo infatti avrebbe negato agli avversari un’evidente opportunità di segnare”. E conclude ribadendo la gravità dell’errore, e non solo per l’assenza di prospettiva, ma anche perchè l’arbitro “si trovava fuori posizione”. “Segnalare un’espulsione così – spiega – è arbitralmente molto grave”.


