Roma, a sorpresa via il direttore sportivo Tiago Pinto

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L’addio di Tiago Pinto: retroscena, Mourinho e nuove sfide a Trigoria

L’addio di Tiago Pinto dalla Roma ha suscitato diverse riflessioni e retroscena su quanto vissuto durante la sua esperienza giallorossa. Quando Tiago Pinto è arrivato nel gennaio del 2021, si è subito trovato a dover affrontare alcuni ostacoli, come il periodo di isolamento in hotel dovuto alle differenze nei parametri dei tamponi tra l’Italia e il Portogallo. Tale situazione ha segnato l’inizio non ottimale della sua avventura nella capitale italiana.

Nonostante le difficoltà iniziali, Pinto ha dimostrato da subito grande determinazione e impegno. La sua costante dedizione al lavoro si è manifestata in lunghe ore trascorse a Trigoria, talvolta chiudendo gli uffici del Fulvio Bernardini quando ormai tutti stavano dormendo. La sua visione chiara e l’approccio deciso hanno influenzato le scelte fatte nel ruolo di general manager, anche se formalmente non è mai stato denominato direttore sportivo.

Durante il suo periodo in Roma, Pinto ha puntato ad elevare il livello del dipartimento femminile, promuovendo una gestione professionale che ha portato a risultati eccellenti. Inoltre, ha lavorato sul modello Benfica per rafforzare il settore giovanile e ha promosso la collaborazione tra i giovani della Primavera e la prima squadra, sotto la guida di figure come il professor Vergine e Gianluca Gombar.

Nonostante la sua presenza in un contesto che annovera personalità come Bruno Conti e Alberto De Rossi, Pinto ha preso decisioni importanti che ne hanno evidenziato la determinazione e la competenza. Tuttavia, nonostante sembrasse saldo nella sua posizione fino a pochi mesi fa, l’ufficialità del suo addio ha sorpreso molti.

Il contributo di Tiago Pinto alla Roma è stato rilevante e le scelte adottate sotto la sua gestione si riveleranno nel tempo.

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Articolo pubblicato da Davide Sperati il giorno 4 Gennaio 2024 20:50