La controversia riguardante l’età di Minala, sebbene sia stata smentita da numerosi test e indagini, ha avuto un impatto significativo sulla sua carriera.
L’ex centrocampista della Lazio, ora con lo Sliema Wanderers, si è aperto su come ha gestito questa situazione negativa, le sofferenze che ha dovuto sopportare e le misure che si è sentito obbligato a prendere per dimostrare la sua innocenza.
Minala ha ricordato: “Il mio primo manager era Raiola, non un tipo qualsiasi. Quando ho firmato per la Lazio, ho sempre giocato liberamente, anche per la Nazionale Dilettanti Italiana. Non ho mai dato peso a questa situazione. Ho semplicemente seguito il percorso degli altri ragazzi della mia età. Ho studiato in Italia prima di giocare e mi sono sviluppato come tutti gli altri.
Quando ho debuttato in Serie A, però, queste voci hanno cominciato a circolare e quelli che mi gestivano mi hanno consigliato male.Potrebbe interessarti
Minala ha poi proseguito: “Quando ho realizzato che dovevo fare qualcosa per affrontare la situazione, temevo fosse troppo tardi. Mi sono messo a disposizione per vari test e indagini che molti calciatori in situazioni simili avrebbero evitato. Non avevo nulla da nascondere”.

